Si parla di sterilità femminile quando la donna non è in grado di contribuire in modo irreversibile al concepimento. Una coppia viene definita sterile quando non riesce a concepire entro un anno di tentativi.
Quali sono le principali cause di sterilità femminile?
La sterilità può essere primaria o secondaria. Viene definita primaria se la donna non è mai riuscita a concepire, mentre si parla di sterilità secondaria se l’impossibilità a concepire è successiva ad una gravidanza precedente. La fertilità femminile raggiunge i suoi massimi livelli quando la donna ha 23 anni, inizia a diminuire fino ai trent’anni e rallenta in maniera vertiginosa fino ai 35 anni, per poi arrivare alla menopausa, ovvero con la cessazione dell’ovulazione.
A partire dall’uso della spirale fino ad arrivare alle numerose malattie che si trasmettono sessualmente, sono numerose le cause che possono provocare la sterilità. La sterilità femminile può essere distinta in: endocrina, tubarica, cervicale, uterina, vaginale o immunologica.
Infertilità femminile: le tipologie di sterilità della donna
La sterilità endocrina si verifica quando la donna ha delle alterazioni del ciclo ovulatorio, mentre quella tubarica è dovuta ad un malfunzionamento della tuba. Sono molte, infatti, le possibili aggressioni alla tuba, come ad esempio la spirale, e in questo caso si può cercare di risolvere il problema effettuando delle idrotubazioni al 7° – 10° giorno del ciclo per un massimo di sei cicli, oppure con interventi di microchirurgia. Se il problema non è risolvibile si può allora ricorrere alla fecondazione in vitro o comunque alla fecondazione assistita.
La sterilità cervicale è causata da una bassa qualità del muco cervicale che dovrebbe essere permeabile allo sperma, e in questo caso si può intervenire con l’inseminazione intrauterina.
La sterilità uterina, invece, è dovuta ad anomalie congenite, causate da precedenti raschiamenti, fibromi, polipi oppure infezioni.
La sterilità vaginale è principalmente causata da una deposizione anomala del seme in vagina o da ostacoli nel rapporto sessuale, mentre la sterilità immunologica è dovuta alla presenza di anticorpi anti-spermici che ostacolano la fertilità in quanto immobilizzano e impediscono la risalita degli spermatozoi nel canale cervicale.
Infertilità: la sterilità femminile dovuta a endometriosi e ovaio policistico
In caso di endometriosi, che generalmente si manifesta con mestruazioni molto dolorose, la fertilità risulta molto compromessa.
Tra le ulteriori cause di infertilità femminile si annoverano: iperprolattinemia, ovaio micropolicistico, valori alti dell’FSH, insufficienza del corpo luteo e iperandrogenismo.
L’iperprolattinemia è caratterizzata da una produzione eccessiva dell’ormone ipofisario che regola la produzione del latte, ovvero la prolattina, e questo problema si può risolvere assumendo gli appositi farmaci.
L’ovaio micropolicistico è evidenziabile con un’ecografia pelvica e generalmente la donna presenta cicli mestruali irregolari, amenorrea, acne e peluria eccessiva. Anche in caso di iperandrogenismo la donna manifesta acne, irsutismo e seborrea. Anche se le mestruazioni si presentano con cicli regolari, è possibile comunque rilevare attraverso degli esami ormonali valori alti dell’FSH.
In base alla diversa origine dell’alterazione ormonale si potrà seguire una terapia differente. L’insufficienza del corpo luteo è invece caratterizzata da una scarsa produzione di progesterone.