La SIDS è la spaventosa sindrome da morte in culla che può colpire i bambini appena nati fino al compimento del primo anno di vita. Non si tratta di una vera e propria patologia ma, nel corso degli anni, sono state identificate alcune cause che potrebbero provocarla.
La SIDS e le ultime scoperte
La SIDS è una cause di mortalità temute di più dai neogenitori. Per evitare l’insorgenza della sindrome si possono mettere in pratica alcuni accorgimenti come ad esempio sistemare in posizione supina il neonato durante la fase del sonno, evitare di coprirlo troppo, togliere i cuscini dalla culla e tenerlo il più lontano possibile dal fumo passivo.
Recentemente due ricercatori australiani hanno intuito che alla base della SIDS potrebbe esserci una proteina. La dottoressa Machaalani e il dottorando Hunt hanno scoperto che nei bambini colpiti da SIDS ci sarebbe una riduzione del 20% della proteina orexina rispetto a un gruppo di controllo formato da dodici bambini. Questa proteina favorisce il risveglio dalle apnee notturne sia nei neonati che negli adulti. Tuttavia non tutti i neonati deceduti a causa della sindrome presentavano questa importante riduzione.
Studi ancora in corso
La ricerca fatta dovrà essere approfondita per cercare connessioni più strette e meno incerte fra la orexina e la sindrome da morte in culla. L’orexina ha la capacità di regolare lo stato di vigilanza e i ricercatori hanno notato la sua carenza in tutti gli adulti affetti da narcolessia, insonnia cronica e disordini del sonno. Non è l’unica proteina che sembrerebbe essere coinvolta nella SIDS. Infatti, in anni precedenti, ricercatori americani avrebbero notato livelli molto bassi di serotonina nei bambini colpiti da sindrome da morte in culla. La serotonina è un neurotrasmettitore capace di regolare sia il sonno che la frequenza cardiaca e il respiro. Tutte e due le proteine potrebbero essere adoperate per effettuare uno screening atto a individuare i neonati ad alto rischio di SIDS.