Durante la gravidanza possiamo notare una linea scura verticale che sembra dividere in due il pancione.
La linea alba, o linea nigra, è un fenomeno del tutto naturale, ma molte donne la trovano antiestetica e si chiedono a cosa sia dovuta e dopo quanto tempo dal parto scompaia.
Ecco qui le risposte a queste domande e qualche ulteriore curiosità.
Cos’è la linea alba e perché si forma
La linea alba è una linea verticale di colore più scuro dell’incarnato della pelle. Solitamente fa la sua comparsa attorno al 4-5° mese di gestazione e la si nota maggiormente man mano che la pancia aumenta di volume.
Non tutte le linee alba sono uguali, possono variare leggermente da donna a donna. Alcune cominciano proprio sotto il seno e raggiungono la zona pubica, altre possono essere leggermente più corte. La larghezza generalmente è di pochi millimetri e il colore varia secondo la carnagione: molto scura per chi ha la carnagione olivastra, un po’ più chiara per chi è bionda o rossa.
Questa linea che attraversa la pancia passando per l’ombelico si forma a causa dell’iperpigmentazione dovuta alla stimolazione della melanina da parte degli estrogeni.
Quando scompare la linea alba
Solitamente la linea alba compare durante il 2° trimestre di gravidanza, per lo più tra il 4° e il 5° mese, ma non per tutte c’è una data precisa, naturalmente.
Allo stesso modo anche la sua scomparsa è abbastanza soggettiva, ma si tratta comunque di un fenomeno assolutamente transitorio e che non lascerà segni una volta scomparso. In genere occorrono alcune settimane dopo il parto per vedere scomparire la linea nigra. In alcuni casi possono trascorrere anche diversi mesi prima che la linea sia sparita del tutto.
In ogni caso il suo colore sarà sempre meno evidente e scomparirà gradualmente senza il bisogno di passare alcun prodotto. Solo raramente la linea alba permane anche dopo la gravidanza. In questo caso ci si può rivolgere a un dermatologo che potrà dare il consiglio giusto se dovessimo convivere male con essa.
La linea alba non ha alcuna connessione col sesso del nascituro, ma è stata oggetto di leggende popolari che dal punto di vista scientifico non hanno alcun riscontro.