Uno dei disturbi più comuni per le donne è quello del prurito intimo. Questo può manifestarsi in tutte le fasi della vita, anche durante la gravidanza. Il prurito vaginale è molto fastidioso e influisce negativamente sul normale svolgimento delle attività quotidiane, condiziona l’umore e la voglia di uscire di casa.
La causa primaria del prurito intimo è uno sconvolgimento della normale flora batterica vaginale, generato da infezioni come la candidosi, irritazioni dell’apparato genitale, alterazioni del pH locale o secchezza vaginale.
Forse non tutti sanno che a provocare tali alterazioni della micro flora basta davvero poco. Possono essere anche minime variazioni alla routine quotidiana, come il cambiamento di abitudini (ad esempio durante una vacanza) o, più spesso, uno stile di vita troppo stressante. Alcune ricerche, infatti, hanno dimostrato come vi sia uno stretto legame tra situazioni di affaticamento psicofisico e infezioni vaginali.
Ed ecco che, come il più noto herpes labiale, sintomo manifesto di una situazione di stress, anche la meno evidente candidosi vaginale è, nella maggior parte dei casi, dettata da un’alterazione dell’equilibrio psico-fisico della donna. Il normale ph vaginale, infatti, deve essere intorno a un valore di 4,5 per stimolare le corrette secrezioni cervicali e mantenere la normale elasticità dei tessuti. Se questo si altera, subentra l’infezione.
Anche se meno visibile dal punto di vista estetico, la candidosi ha conseguenze concrete sulla routine della vita quotidiana.
Candidosi: cos’è esattamente?
La candidosi è un’infezione provocata dal fungo Candida Albicans. Questo è naturalmente presente nella vagina e, nelle situazioni normali, contribuisce insieme agli altri micro organismi a mantenere un ambiente protetto. In presenza di un’alterazione di tale equilibrio, però, il fungo Candida prende il sopravvento generando l’infezione.
Candidosi: quali sono i sintomi?
Il primo sintomo della candidosi è il prurito. Altre manifestazioni evidenti sono irritazione, bruciore e perdite biancastre.
Quali le cure?
Dopo un’accurata visita, il ginecologo prescriverà un trattamento antimicotico con ovuli, pastiglie, creme o lavande vaginali, oltre che l’assunzione di probiotici per ristabilire l’equilibrio della microflora vaginale. A proposito dei probiotici, oggi è stato studiato un apposito Lattobacillo per una migliore attività in loco.