La socializzazione è un processo lungo e articolato che conduce i bambini progressivamente alla scoperta degli altri, ovvero tutti coloro che si trovano al di fuori del legame simbiotico madre-figlio. Cerchiamo di capire quali sono le principali tappe e le dinamiche di questo affascinante percorso.
Nei primissimi mesi di vita, che sono caratterizzati dal legame esclusivo con la madre (una sorta di prosecuzione della vita intrauterina), il bambino percepisce gli altri in maniera non consapevole e indistinta; quando qualcuno si rivolge a lui con un sorriso, sia che si tratti di un estraneo che di un familiare, risponde sorridendo a sua volta.
A questa età i bambini cominciano a sviluppare delle aspettative nei confronti delle persone con cui hanno un legame affettivo (genitori, nonni, fratellini), mentre nei confronti degli estranei sviluppano un sentimento di paura, poiché non sanno cosa aspettarsi da loro. Questa sorta di diffidenza preventiva continua fino a circa un anno e mezzo di età. Contestualmente cominciano anche manifestare interesse nei confronti dei coetanei, ma più che di un vero e proprio tentativo di socializzazione, si tratta di un fatto meramente percettivo.
2-3 anni: le prime interazioni
Intorno ai 2 anni i bambini iniziano piccole interazioni coi coetanei, ma si tratta ancora di episodi fugaci e “non strutturati”. A 3 anni poi, vengono sperimentati i cosiddetti giochi di finzione, in cui i piccoli partecipanti inventano storie con un significato preciso. Tuttavia essi tendono ancora a giocare da soli, benché accanto agli altri.
A quattro anni il bimbo desidera la compagnia del gruppo dei pari: lo fa imponendosi in maniera aggressiva oppure mettendo in atto strategie cooperative. In questa fase gradisce sempre più i giochi di finzione in cui interpreta il ruolo di qualcun altro. Le relazioni amicali, tuttavia, sono ancora brevi e poco approfondite.
5 anni: la scelta consapevole degli amici
A 5 anni il bambino finalmente sceglie i propri amici e mette in atto giochi disciplinati da regole ben precise: si stabiliscono gerarchie e si sceglie consapevolmente con chi trascorrere i propri momenti di svago.
Martina Arzenton ecco quando le bonze cominceranno a considerarsi!