Mantenere sotto controllo la pressione è sempre un buon modo per garantire una vita lunga e in salute.
La pressione alta, nello specifico, è una condizione vascolare che porta a una pressione arteriosa maggiore rispetto al normale. È anche definita ipertensione e se sottovalutare può portare ad alcuni rischi rilevanti per l’organismo.
Questa condizione può essere tenuta sotto controllo grazie a un’alimentazione sana, una corretta attività fisica e, se questo non fosse sufficiente, tramite l’assunzione di specifici farmaci per l’abbassamento della pressione alta.
Se non trattata può invece causare, a lungo andare, patologie cardiovascolari, e aumentare il rischio di infarto.
Ma cosa succede se l’individuo che soffre di pressione alta è una donna incinta? I rischi per la donna aumentano? Il feto subisce dei danni? E come si rimedia a un simile problema? Gli studi medici sono stati in grado di suddividere l’ipertensione in tre diverse tipologie: ipertensione gestazionale, ipertensione cronica e preeclampsia. Vediamo insieme le diverse categorie e cosa comportano.
Ipertensione gestazionale
Questo tipo di pressione alta, come dice il nome stesso, si presenta durante la gestazione. La donna infatti ha sempre presentato una condizione normale, priva di ipertensione che si è manifestata però durante la gravidanza, a partire almeno dalla ventesima settimana di gestazione.
È necessario tenere sotto controllo l’ipertensione gestazionale, per fare in modo che non evolva in preeclampsia, la sua forma più grave. Se la sua manifestazione è più tarda, questo probabilmente non succede.
Ipertensione cronica
Questa forma di pressione alta era già presente nella donna prima della gravidanza. O la donna non se ne è mai accorta o non l’ha trattata nel modo giusto.
Si manifesta entro le venti settimane di gestazione e non comporta particolari rischi di trasformarsi in preeclampsia e dato che è cronica, continua a manifestarsi nella paziente anche dopo il parto.
Preeclampsia
Rappresenta la forma più grave e seria di ipertensione. Si manifesta nella gestante dopo le venti settimane in modo del tutto automatico, oppure come evoluzione di un’ipertensione gestazionale o cronica.
Cosa fare in caso di ipertensione
Qualunque sia la forma di ipertensione presente nella donna incinta, è necessario che si rivolga al medico curante per decidere insieme una terapia adeguata e per impedire che mamma e figlio non incorrano in rischi o problemi.