Un viaggio di ritorno dalle vacanze davvero molto speciale, un viaggio in cui si parte in due e ci si ritrova in tre: è successo pochi giorni fa a una coppia di genitori che hanno visto nascere il loro secondogenito sull’autostrada A12 Genova-Livorno, a bordo del camper con cui stavano tornando a casa, in Piemonte. Un parto in autostrada entrato nella storia che difficilmente dimenticheranno.
La mamma era all’ottavo mese di gravidanza e all’improvviso, mentre erano in autostrada, le si sono rotte le acque. Per raggiungere un ospedale non c’è stato tempo, il piccolo aveva fretta di nascere, così intorno alle 6:30 del mattino al 118 arriva la chiamata del papà: “Aiutatemi, mia moglie sta partorendo!”
In quella situazione d’emergenza, neppure aspettare l’arrivo dell’ambulanza sarebbe stato possibile e allora il pronto soccorso alla futura mamma è corso sul filo, con l’operatore dall’altra parte della cornetta a dare indicazioni su come far nascere il bebè impaziente di venire al mondo.
Una fortunata coincidenza ha voluto che a rispondere alla richiesta di aiuto ci fosse un infermiere – il 39enne Alessio Cavalera – che di “assistenza telefonica” al parto se ne intendeva, essendogli già capitato di seguire una nascita a distanza. Molto bravi anche i genitori, che non si sono fatti prendere dal panico e hanno mantenuto il sangue freddo, seguendo tutti i consigli su come assecondare le contrazioni e come legare il cordone ombelicale.
Quando l’ambulanza è arrivata al casello di Recco – dove il camper aveva accostato –, i sanitari si sono trovati di fronte un bel maschietto di 3 chili e mezzo. Mamma e bebè stanno bene e sono stati trasportati all’ospedale San Martino di Genova per tutte le visite di controllo.
Insomma, la nascita on the road si è conclusa bene ed ora è diventata un’emozionante avventura da raccontare. il titolo: “parto in autostrada”, ovviamente!