Mani nella terra e poi dita in bocca, giocattoli raccolti dal pavimento e sbaciucchiati ben bene…preparatevi! Al vostro bimbo potrebbero entrare i vermi nella pancia! O meglio, gli ossiuri!
La parassitosi da ossiuri è un fenomeno molto diffuso nell’infanzia. I bambini, infatti, soprattutto di pochi mesi o pochi anni, amano esplorare con tutti i sensi, ed è quindi assai probabile che vengano messe in bocca le mani con cui prima si era scavata una bella buca o raccolto formiche. E non sempre è facile, per i genitori, prevenire che una manina nera di fango raggiunga la bocca.
Con questi comportamenti di scarsa igiene, i parassiti entrano nell’organismo per via orale e prolificano. Ci si può accorgere della presenza di “corpi estranei” trovando vermetti bianchi nelle feci o da piccoli disturbi intestinali e prurito localizzato intorno all’ano. Nonostante possa sembrare una patologia grave, in realtà si tratta di un disturbo passeggero e facilmente curabile.
Il trattamento è essenzialmente farmacologico, con la somministrazione per via orale di appositi medicinali prescritti dal medico, per due volte a distanza di 15 giorni. Gli ossiuri possono essere prevenuti con semplici accorgimenti, come un’accurata pulizia di mobili, pavimenti e tessuti o una frequente e approfondita igiene delle mani, delle dita e della bocca. E, facendo attenzione a quello che si mangia, quando la parassitosi è in corso.
Scopriamo quali sono i cibi “anti-vermi” per eccellenza. L’aglio ha un forte potere antinfiammatorio e antibatterico. Aggiungendolo alla normale dieta, magari con le soluzioni in compresse dal sapore più delicato, può essere un valido aiuto nella cura. Finocchio e malva favoriscono le naturali capacità dell’intestino di espellere gli ospiti indesiderati, riducendo i gonfiori e attivando effetti lassativi. Camomilla e calendula aiutano a ridurre il prurito. Basta tamponare con un batuffolo imbevuto la zona del sederino, prima e dopo aver fatto la popò.