Nanna e bimbi: L’Elefantino che voleva addormentarsi
Dopo il successo planetario de “Il coniglio che voleva addormentarsi” (1,6 milioni di copie vendute), edito da Penguin Random House, lo scrittore e psicologo svedese Carl-Johan Forssen Ehrlin vuole replicare il medesimo risultato editoriale con il suo nuovo libro dal titolo “L’elefantino che voleva addormentarsi” (The Little Elephant Who Wants to Fall Asleep).
Le regole per una corretta lettura
Non si tratta della solita fiaba della buonanotte, ma di una storia strutturata in maniera tale da favorire il sonno del bambino, mettendo in atto una serie di tecniche psicologiche ad hoc. Il racconto, lo ricordiamo, deve essere letto seguendo delle precise linee guida, affinché esso possa sortire più facilmente i suoi effetti rilassanti, agendo sul subconscio del piccolo al fine di conciliargli il sonno.
Tali regole sono indicate nell’introduzione del testo e sono sollecitate da alcune indicazioni grafiche: l’utilizzo del grassetto, ad esempio, sta a significare che la frase va pronunciata con maggiore enfasi.
Ilaria Conficconi magariiii
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