La SIDS, sindrome della morte improvvisa del lattante, è ad oggi una delle principali cause di morte nei bambini in età neonatale che risultano apparentemente sani. Un dramma che solo in Europa colpisce ogni anno 2.400 bambini (molti dei quali nati prematuri) e che non trova ancora una spiegazione scientifica.
Per prevenire la sindrome della morte in culla un’idea arriva dai ricercatori dell’Unione Europea, che con il progetto Baby Care Sleep hanno messo a punto uno speciale materassino pensato per monitorare i parametri vitali del neonato durante il sonno.
Realizzato con tessuti biosensibili, questo materassino viene integrato direttamente nella culla e possiede dei sensori in grado di misurare la respirazione del bambino, la sua pressione, il ph e la temperatura. A rilevare quando il livello di uno di questi parametri tocca una soglia di pericolo ci pensa un algoritmo: nel momento in cui uno dei parametri scende al di sotto del livello di guardia, i sensori si attivano e il materassino comincia a vibrare, stimolando il cervello del piccolo e inducendolo a riprendere una respirazione regolare.
Se questa stimolazione non fosse sufficiente e il bambino non mostrasse reazioni o segni di ripresa, il dispositivo passa ad avvertire i genitori attraverso allarmi acustici e segnalazioni inviate su smartphone e pc.
Il materassino Baby Care Sleep è ancora in fase di brevetto, i ricercatori prevedono di poter completare i test e lanciare il prodotto sul mercato entro i prossimi quattro anni. Un progetto sicuramente importante, che ci si augura vada in porto perché offrirebbe un sistema di monitoraggio intelligente e non invasivo per combattere una sindrome di cui – purtroppo – sono vittime troppi bambini piccolissimi (di età spesso compresa fra i due e i sei mesi di vita).
Maggiori info sul progetto Baby Care Sleep visitando il sito dedicato.