Che il contatto con la mamma appena nati sia importante si sapeva, ma oggi si sa anche che diminuisce la mortalità neonatale. Spieghiamo meglio. C’è una vera e propria pratica chiamata Kangaroo mother care, KMC, che consiste nel poggiare il bambino appena nato (e non solo) sul corpo della mamma, pelle a pelle. Questo serve a regolare la temperatura del neonato, a regolare il respiro e a facilitare l’inizio dell’allattamento. Tutto questo, ovviamente, è supportato da una lunga serie di dati raccolti in svariati studi. Ora però, a tutto questo, si aggiunge un nuovo dato.
Secondo gli studi condotti da un gruppo di ricercatori della Harvard TH Chan School of Public Health and Pediatric Hospital del Massachusetts, pubblicati sulla rivista medica Pediatrics, porre il neonato immediatamente a contatto con la mamma diminuirebbe il tasso di mortalità infantile. Sono infatti 4 milioni i bambini che ogni anno muoiono durante il primo mese di vita, in particolar modo si parla di bambini prematuri e sottopeso. Secondo i risultati di questa importante ricerca, la riduzione della mortalità è stata del 36% nei bambini con un peso inferiore ai 2 kg che hanno beneficiato del KMC.
Non solo, i dati mostrano come tali neonati avessero più elevati valori di ossigenazione e una maggiore crescita della circonferenza della testa, quindi un maggiore accrescimento rispetto ai neonati in pari condizioni (nati pre termine e sottopeso) non sottoposti a KMC. Ovviamente i benefici di questa pratica sono anche legati all’allattamento al seno dove un immediato contatto pelle a pelle tra mamma e neonato favorisce un allattamento esclusivo più lungo.
E come se questo non fosse già abbastanza, sembra anche che mettere a contatto mamma e neonato immediatamente dopo la nascita diminuisca i livelli di stress materni e del bambino: sarebbe sufficiente una sola ora a contatto pelle a pelle per abbassare lo stress del neonato e della mamma, stress che influisce negativamente sulla salute e sulla relazione madre-figlio.