Mobbing e Mamme: un problema concreto
Diventare mamma è un grande dono. Ma può essere anche un momento difficile in rapporto al lavoro: purtroppo non sono tantissime le donne che hanno potuto entrare in ufficio o in fabbrica ed annunciare felici al datore di lavoro che aspettano un bambino.
Esiste il mobbing per maternità: e non ce lo possiamo nascondere. Si tratta di un problema in crescita, perché la vita frenetica di adesso rende sempre più complesso incastrare nello stesso mosaico famiglia e lavoro.
Mobbing contro la maternità: come si presenta
Sono i sindacati e le associazioni di categoria a segnalare come sempre più spesso a tante donne viene resa la vita così impossibile, che alla fine sono costrette ad andarsene.
Perché è questa la vigliaccheria maggiore, lasciatecelo dire: alcuni capi (non tutti ovviamente, la gente onesta c’è) iniziano a demansionare la dipendente. E così l’ottima avvocato si ritrova a fare le fotocopie, la responsabile a fare i caffè per i gli uomini in riunione.
Oppure sono caricate di una quantità di lavoro che non solo non riescono a portare a termine, ma che difficilmente le fa uscire dall’ufficio o dall’azienda ad un’ora decente.
Le neo mamme, già stressate magari da poche ore di sonno, a volte vessate dai colleghi, spesso mollano e si licenziano, senza nemmeno avere quindi il diritto alla disoccupazione.
Mobbing sul lavoro: arriverà una soluzione?
Il problema, è che avere giustizia non è così semplice. Tante mollano, perché è difficile raccogliere prove, perché hanno a che fare con gente sudbola e attenta.
Per assurdo, nelle piccole realtà è più complesso dare battaglia rispetto alle grandi holding. Però poi tante lavoratrici hanno paura del trattamento che sarà loro riservato se la legge le fa rientrare per forza in azienda.
A volte quindi, si può cercare un accordo finanziario. In ogni caso, mamme che subite il mobbing, non dovete smettere di lottare mai.
In bocca al lupo!