Lo svezzamento è una fase fondamentale della crescita di ogni bambino e spesso viene affrontata dalle mamme con una certa dose di apprensione. A quanti mesi è possibile proporre al bambino le prime pappe? Quali sono i cibi da preferire nelle fasi iniziali? La soluzione migliore, quando sorgono questi dubbi, è sicuramente parlarne con il pediatra, per stabilire il giusto approccio in base alle necessità del bambino. Spesso si generano delle false credenze che non hanno alcun fondo di verità: sfatiamo insieme alcuni falsi miti sullo svezzamento!
Falsi miti sullo svezzamento: evitare cibi che potrebbero causare allergie al bebè
Questo è uno tra i falsi miti più ricorrenti sullo svezzamento e che occorre sfatare con assoluta certezza. Lo svezzamento avviene a partire dal 4° mese di età, quando il bambino ha l’apparato gastrointestinale sufficientemente sviluppato per poter digerire anche gli alimenti potenzialmente allergenici come frutta secca, uova, pesce, soia e frumento.
Se il piccolo gode in perfetta salute, non c’è motivo di evitare questi cibi, in quanto sono spesso ben tollerati e apprezzabili dal punto di vista nutrizionale. Non dobbiamo fare l’errore si proporre al bambino solamente omogeneizzati e pappe preconfezionate, poiché il principio di una sana e corretta alimentazione risiede della varietà.
Inoltre, non è dimostrabile che non mangiare determinati cibi durante l’infanzia riduca il rischio di sviluppare allergie in età adulta, per cui via libera a una corretta dieta mediterranea a misura di bambino, ricca di verdure, cereali, frutta e pesce.
Falsi miti sullo svezzamento: la frutta prima delle verdure abitua il bambino ai sapori dolci
Alcuni affermano che si dovrebbero proporre prima le verdure della frutta, per evitare che il palato di abitui ai sapori zuccherini. Indubbiamente molti bambini preferiscono una deliziosa purea di mela e banana agli spinaci, ma questo non deve dissuaderci dal proporre dei frutti di stagione ai nostri bimbi, dal momento in cui essi forniscono una ricca varietà di vitamine e sali minerali.
Come sempre, il giusto sta nel mezzo: occorre far provare al bebè ogni tipologia di verdura e di frutta, in piccole dosi e senza ricorrere a sotterfugi. Casomai, ciò che è importante è scegliere gli ortaggi in base alla loro stagionalità, preferendo quelli di agricoltura biologica.
Il bambino è pronto allo svezzamento quando cerca di afferrare il cibo
Molti genitori pensano che il proprio figlio sia pronto per iniziare a mangiare cibi solidi quando ricerca il contatto con gli alimenti presenti in tavola. In realtà, questo è un comportamento comune nei più piccoli e che non indica necessariamente una propensione allo svezzamento. Piuttosto dobbiamo tenere in considerazione altri fattori, come la capacità del bambino a rimanere seduto nel seggiolone e un vivo interesse verso il cibo presente in tavola. Se oltre ad afferrare il cibo con le mani, cerca anche di portarlo alla bocca, allora possiamo effettivamente supporre che sia pronto per iniziare a mangiare le pappe e i cibi solidi.