La salute del bambino passa da quella della sua mamma: una teoria popolare e di buon senso, che trova sempre maggiori riscontri all’interno delle principali ricerche scientifiche condotte in tema di alimentazione, benessere ed infanzia.
È così che sin dalle prime fasi di sviluppo del feto, lo stile nutrizionale della mamma è un indicatore importante in grado di influenzare la salute del bambino durante tutto il corso della sua vita.
Uno stile scorretto di alimentazione della mamma in gravidanza, ad esempio, può contribuire alla comparsa nel bambino di disturbi come l’obesità, il diabete, l’ipertensione ed altre malattie che intaccano l’apparato cardiovascolare. Questa scoperta si riflette nella necessità di adottare durante i 9 mesi di gestazione una dieta sana e bilanciata, facendo attenzione alla qualità degli alimenti ed alla loro quantità.
Non è per nulla detto, ad esempio, che la mamma durante la gestazione necessiti di un fabbisogno calorico eccessivo: secondo il parere di alcuni medici, infatti, nei primi 6 mesi di gravidanza, il fabbisogno calorico aumenta di circa 150 kcal al giorno, mentre durante gli ultimi 3 mesi di gestazione la mamma dovrà assumere circa 400 kcal in più ogni giorno.
Anche i chili presi durante la gravidanza possono influenzare negativamente la salute di mamma e bambino: attenzione a non ingrassare eccessivamente, sia per non complicare il momento del parto, che per non esporre il bambino al rischio di obesità.
Abbiate cura anche di scegliere alimenti di qualità: no a troppi zuccheri, agli oli tropicali, di palma e cocco, ed evitate l’assunzione di pesticidi, che possono ripercuotersi con effetti negativi lungo 3 generazioni.
Ogni donna, però, è un caso unico e raro, e come tale va visitata e consigliata da un medico attento e specializzato che saprà indicare la dieta più corretta da seguire in gravidanza per favorire un corretto sviluppo del bambino ed una sua vita sana in età adulta.