Tra le cause di infertilità a cui possono andare incontro le coppie, c’è l’azoospermia: in pratica il 2% delle coppie non fertili e il 10% degli uomini non fertili soffre di questa malattia. Ne esistono due tipologie conosciute: la azoospermia ostruttiva e quella secretoria. Nel primo caso l’assenza di spermatozoi è dovuta ad esempio ad una vasectomia oppure al fatto che manchino i vasi deferenti o che siano interrotti; nel secondo caso invece l’epididimo è in genere privo di spermatozoi per una serie di motivi differenti, come ad esempio l’ipospermatogenesi.
In normali condizioni, 1 millilitro di sperma contiene tra i 60 e i 120 milioni di spermatozoi, eppure appena un centinaio di essi riesce a raggiungere l’ovulo è uno solo ad entrare e a fecondarlo. Anche l’oligospermia, quindi, ovvero la presenza di pochi spermatozoi può quindi essere un problema nel momento in cui si cerca una gravidanza.
Sapete che esistono anche self-test domestici per verificare la fertilità?
Sono in genere molto sensibili e specifici: verificano sia il numero di spermatozoi che la loro mobilità. Se dalle resultanze di questo test notate che c’è qualcosa che non va, allora è il caso di parlare con il vostro medico, che può indirizzarvi da un andrologo.
Secondo alcuni studi, negli ultimi anni il tasso di fertilità degli italiani è crollato in maniera esponenziale di oltre il 50%, e tutto questo sta a mostrare come le malattie trasmesse sessualmente, l’inquinamento, i modi scorretti di vivere, possono andare ad abbassare il numero di spermatozoi. In realtà la maggior parte degli uomini che hanno invece problemi di fertilità non può essere considerato sterile ma è solamente ipofertile.
Ciò significa che spesso è sufficiente un miglioramento delle condizioni di vita per porre un rimedio a questo problema.
Nei casi più impegnativi è comunque possibile intervenire con una biopsia testicolare per andare a recuperare gli spermatozoi eventualmente presenti.