Hai spento il pc.
Ciao. Saluti tutti, sventoli il guanto come chi parte per un luogo lontano.
Sei passato in bagno, sta volta: lavi le mani, guardi quella tua barba incolta, il volto stanco, ti aggiusti il berretto di lana. Impaziente.
E poi giù, con l’ascensore che ti stipa insieme ad altri, ognuno verso la sua storia, ognuno dietro ai passi lasciati fuori dal mattino.
Sleghi la bici, la inforchi e prendi a pedalare.
“Ciao” le hai detto stamattina. Tua moglie ti guardava dal basso, seduta in poltrona.
“Ciao piccolo”, hai passato la mano di nuovo su quel crapetto.
Poi giù in strada, hai guardato in alto, la vostra finestra, e ti sembrava di sentirlo ancora. Hai dato un colpo di trombetta dal manubrio, una vecchia si volta, si crede interpellata. Ti porti via gli occhi di tuo figlio e lasci che la città li ingoi nelle ore.
Ogni tanto, tra una schermata e l’altra del monitor sul banco di lavoro, riemergono.
Sua madre ha risposto “tutto ok” al tuo sms, te lo sei fatto bastare. I colleghi ti hanno affollato di domande, tu li accudivi con quel fare garbato che ti è proprio: sporgendoti appena, quanto basta, a offrire il giusto e trattenere il privato.
E finalmente arriva la sera, tra un semaforo rosso e un respirare sospeso. Tu come gli altri, come tutti, ritorni a casa. Tu come tutti, come nessuno, dopo il primo giorno di lavoro da che sei diventato padre.
Legherai la bici sotto, nella piazza, con la tua flemma salirai le scale. La chiave che rompe il silenzio nella toppa. Oppure il piccolo che già lo infrange nel pianto. Gli occhi lo cercheranno appena entrato: allora lo prenderai, col fiato ancora freddo che ti porti appresso, il berretto sfilato coi guanti in un solo gesto leggero.
Lo toccherai, il desiderio e l’amore come un cane sciolto dal guinzaglio in una corsa felice. E in quelle mani che stringono steli di dita ritroverai le radici di tutto il tuo essere.
Grazie, spero di scrivere sempre articoli che lasciano un sapore… Presto seguirà la controparte di questo pezzo: ti aspettiamo!
Bello e poetico, come tutti gli articoli del tuo blog. Brava!