Scoprire di essere in dolce attesa è un momento unico e irripetibile, ma, può capitare che insorgano complicazioni. Una di queste è la gravidanza extrauterina, o ectopica, che si verifica quando l’embrione si impianta all’esterno dell’utero, precisamente nella parete della tuba, molto più raramente nelle ovaie o nel collo dell’utero. Ciò succede quando la tuba è ostruita e non consente il passaggio dell’embrione all’utero.
Gravidanze extrauterine: perché accadono?
Da cosa dipendono le gravidanze extrauterine? Generalmente, da un danneggiamento o un’ostruzione preesistente della tuba, di cui la donna non è a conoscenza.
All’origine dei problemi alle tube di Falloppio possono esserci infezioni di natura ginecologica causate da malattie sessualmente trasmissibili, o anche da altre patologie come l’endometriosi, di cui spesso la paziente non sa neppure di essere affetta.
Cause delle gravidanze extrauterine
I rischi maggiori di incorrere in una gravidanza extrauterina si verificano nelle donne che, dopo una legatura delle tube, si sono sottoposte a un intervento per riaprirle; oppure in chi ricorre alla fecondazione artificiale o si sottopone a cure per la fertilità. E se in passato la paziente ha già avuto una gravidanza extrauterina, ha maggiori probabilità che il problema si riproponga.
Non è semplice intuire subito se è una gravidanza uterina è in atto, perché i sintomi con cui si presenta sono identici a quelli di una gravidanza normale. In genere, il problema si scopre tramite esami del sangue, in particolare monitorando i livelli di HCG e di progesterone, che in caso di gravidanza extrauterina sono più bassi del normale. In più, la donna avverte dolori al basso ventre e nota sanguinamenti anomali, e quando si sottopone all’ecografia si nota che nell’utero non c’è traccia di embrione.
Quando viene diagnosticata, generalmente durante le prime settimane, la gravidanza extrauterina può risolversi da sola, e se ciò non avviene si cerca di risolverla tramite un trattamento farmacologico. Quando tutto ciò non funziona, oppure se la diagnosi non avviene in tempo e la tuba si rompe improvvisamente, non resta che sottoporre la paziente a una laparotomia per rimuovere l’embrione. La donna potrebbe avere difficoltà a concepire nuovamente, ma nella maggior parte dei casi riesce a farlo.