Quante volte ci capita di invidiare le altre mamme. Soprattutto, quando siamo particolarmente stanche. Quando dormiamo meno del solito. Quando ci sentiamo sole.
Tante, troppe volte, noi mamme guardiamo le altre pensando che vivano un paradiso, contro il caos delle nostre giornate. Troppe volte, quando sentiamo che un bambino mangia, o dorme tutta la notte, o ubbidisce, pensiamo che dovrebbe capitare a noi.
Anche a me capita. Quando mi sento sola, quando la giornata è stata troppo lunga. Quando mi sembra di non aver combinato nulla, ed il tramonto è già arrivato. In questi ed in mille altri casi, guardo alcune, e penso come sia più facile la loro vita.
Penso come sarebbe facile, al posto loro, con nonni e zii a disposizione, tate ed asili, amici, lavori part time. Come sarebbe facile se la sera potessi dormire anche io, se mia figlia mangiasse da sola, non facesse capricci, se giocasse senza chiamarmi in continuazione.
La verità è che per nessuna mamma la vita è una passeggiata di salute. La stanchezza e le preoccupazioni non fanno salva nessuna. Anche quelle che sembrano, o che cercano di sembrare, che va tutto bene, che siamo una famiglia felice, che dormiamo, che la bimba è brava.
Non c’è mamma da invidiare.
Fare la mamma è difficile. È il mestiere impossibile. È l’avventura più bella, ma anche la più misteriosa. Fare la mamma ci rende sole, alle volte. Ci fa fare i conti con noi stesse, con la parte più profonda, anche con quella che non amiamo.
Fare la mamma ci mette in discussione. Con i compagni, con i genitori, con i figli. Con le amicizie. Ma, soprattutto, con noi stesse. Ci crea dubbi, interrogativi non sempre dipanabili.
La bellezza di essere una mamma, la sua magia, non elimina le mille facce difficili di questo ruolo. E siamo tutte immerse nello stesso mare. Nelle stesse tempeste, nelle stesse acque profonde.
C’è poco da invidiarci reciprocamente. Ognuna ha i suoi dubbi. Le sue paure. Le proprie solitudini. Sarebbe, semmai, solo di essere solidali e comprensive. Di starci vicine.
Invidiamo modelli inesistenti. Maternità che sono solo cose belle. Ma avere responsabilità espone a difficoltà e fallimenti. Non tutte hanno voglia di dirlo, di aprirsi, di mostrare la propria umana vulnerabilità. Come se, mostrata questa, si fosse meno mamme. Meno brave.
Ma, non ho dubbi, nessuna mamma è migliore di un’altra. Nessuna è più mamma. Nessuna è più più fortunata.
La fortuna è avere ricevuto il proprio miracolo. La nuova vita, da poter stringere fra le braccia. Tutto il resto, “La fortuna”, dobbiamo crearlo con il nostro duro lavoro e con il nostro immenso amore.
io conosco l’invidia delle non mamme