In gravidanza è necessario far attenzione ad alcune malattie, tra esse ricordiamo la toxoplasmosi, la rosolia ed il citomegalovirus in grado di dar vita a diverse problematiche. Il citomegalovirus, denominato con la sigla CMV, è un virus che appartiene alla famiglia dell’Herpesvirus, di cui fanno parte il virus della varicella e quello dell’Herpes genitale e labiale.
Chi ha precedentemente contratto l’infezione non è immune, si possono infatti contrarre reinfezioni o avere forme ricorrenti.
Citomegalovirus in gravidanza: come si contrae?
Ma come si contrae il citomegalovirus? Le forme di contagio sono multiple attraverso la saliva, l’urina, il sangue e, ovviamente attraverso i rapporti sessuali con persone affette dall’infezione. Per via della trasmissione dovuta anche alla saliva in rari casi il contagio può essere trasmesso anche attraverso l’uso di oggetti, quali bicchieri non opportunamente lavati, spazzolino da denti, o nel caso dei bambini che portano ogni oggetto alla bocca, specie in età infantile, attraverso giocattoli che siano venuti in contatto con il virus. Un’accurata igiene e l’uso del profilattico, possono in parte, scongiurare il pericolo di contrarre questo ed altri virus.
Citomegalovirus in gravidanza: possibili i danni al feto
Gli adulti con un buon sistema immunitario non sono facilmente esposti al contagio, molto di più lo sono i bambini con sistema immunitario in formazione e le donne in gravidanza. Durante la gravidanza questo virus può provocare danni al feto, specie se lo si contrae nel primo trimestre, per questo vengono effettuati controlli periodici attraverso esami del sangue, dato che spesso, l’infezione è asintomatica e può passare inosservata. Altre volte può comparire una leggera alterazione febbrile, accompagnata da senso di spossatezza, in altri casi si ha una sindrome mononucleotica ben evidente, dando luogo ad un quadro clinico più importante, protratto nel tempo. Tuttavia, se si possiedono nel proprio sangue gli anticorpi anti CMV, si presenta una protezione al virus abbastanza elevata, che si aggira intorno all’80 %.
Essenziale la prevenzione del citomegalovirus in gravidanza
Il citomegalovirus, così come la toxoplasmosi e la rosolia, possono dar luogo a danni fetali ed aborto. I danni fetali possono essere di varia entità, alcuni non compatibili con la vita del feto e del neonato. Per questo la prevenzione ed il monitoraggio della salute materna, sono molto importanti e, qualora si verifichi un contagio, si cercherà di scongiurare i danni fetali dovuti alla trasmissione del virus dalla mamma al feto.