Il diventare mamma ci fa brutti scherzi. Con l’arrivo di una nuova creatura, cambiamo anche noi. Cambiano le nostre abitudini, le nostre giornate, il nostro modo di pensare.
Cambiano tutti quelli che ruotano intorno al nuovo nato. Perché l’arrivo di un bambino è sempre una nuova scoperta. Un modo di riscoprirsi e di reinventarsi.
Non solo cambiamenti nobili, teneri e strappacuore. Degni di menzione, sono anche piccoli gesti quotidiani. Cose che, prima di diventare mamma, non facevi.
- Il feticismo dei piedini. Ok, prima i piedi erano sinonimo di puzza dopo le partite di calcetto dei mariti / fidanzati. Oggi sono alzati a opere d’arte da ammirare, adorare ed odorare. I loro piedini, nonostante siano infilati in un paio di calze e di scarpe, per noi saranno sempre piccoli piedini profumati. Gingilli da coccolare, al profumo di vaniglia.
- L’ossessione per i diminuitivi. Foste stati pure, nella vostra precedente vita, degli assassini senza scrupoli, dei rozzoni di ultima categoria, poco importa: da oggi per sempre, parlerete solo con il suffisso in ino. Amorino, Tenerino, Cuoricino, Fagiolino. Mangia il lattino, il formaggino. Guarda il cagnolino, il gattino. Prendi il pigiamino che facciamo il sonnellino. Roba da matti!
- La mania delle routine. Eravate degli avventurieri, degli amanti dell’imprevisto, del vivere alla giornata? Ora, con il cavolo che amate le sorprese! Cercherete di programmare tutto. L’ora della pappa, della merenda, della nanna, del gioco, del cambio pannolino. Avete una paura dell’imprevisto, manco da film horror. E sapete perchè? Perché ogni minimo imprevisto può trasformarsi nella più catastrofica delle conseguenze: “E se stanotte non dorme?”.
- Le canzoni inventate. Avanti, molte di noi sono stonate come una campana, tutt’altro che delle paroliere, eppure c’è sempre una canzone dalle frasi strampalate, che esce dalle bocche delle mamme. E’ più forte di qualunque mamma: le rime, le parole inventate, sono all’ordine del giorno. Il fatto che non servano a fare addormentare manco il loro peluche, non arresta nessuna. E i vicini di casa ringraziano.
- La vita sociale di coppia. Punto piuttosto dibattuto, perchè c’è gente che la vita sociale crede di non averla mai avuta, tanto tempo pare essere passato. Per chi ne conserva ancora un pò, gli orari e le attività sono ciò che discriminano il prima ed il dopo. Aperitivi, feste in discoteca, i dopo cena, si trasformano quasi sempre in veloci pizze. Spesso, a casa. Gli orari sono da ospedale. Si va dalle 19.30 alle 20.30 massimo, come inizio serata. Sarà per questo che gli amici senza figli sono sempre ammalati quando li invitiamo.
- Il concetto dell’ordine. Lo vedete che è sempre tutto un casino attorno a voi. Non potete manco dire che non vi dia fastidio. Però, non potete combattere contro i mulini a vento. Dopo la terza volta che avrete messo i giochi nel cesto, nel giro di quattro ore, scatta la resa. Cuscini del letto a terra, peluche nel mangiapannolini, macchinine accanto al water, sono ormai accettabili.
E voi, che cambiamenti avete notato?