Si sentono dire molte cose su cosa vede il neonato e cosa no ma non tutte son vere. Facciamo un po’ di chiarezza.
Gli occhi del neonato
Gli occhi del neonato iniziano a svilupparsi già nell’utero materno, fra il primo e il secondo trimestre di gravidanza e le palpebre rimangono serrate fino alla 23a settimana. Al momento della nascita il neonato ha una vista poco sviluppata in quanto nel grembo materno a poco gli è servita. L’occhio dovrà maturare poco a poco fino a raggiungere una perfetta visione.
Cosa vede dunque il neonato? Non molto, ha una visione sommaria sfuocata ma può vedere molto meglio tutto ciò che si trova a una distanza compresa fra i 20 e i 40 centimetri dal viso. Tuttavia non riesce a individuare bene i dettagli ma affinerà la messa a fuoco fra i sei e i sette mesi circa.
Cosa vede il neonato appena venuto al mondo
La vista del neonato durante le primissime fasi della sua vita extra uterina è in bianco e nero. Viene attratto dalle figure in movimento e percepisce i cambi di intensità della luce. Sulla questione della percezione dei colori le cose si complicano. Solo attorno ai dieci anni i bambini acquisiscono la capacità di distinguere nettamente tutte le sfumature di colore.
Al momento della nascita le iridi dei neonati hanno una colorazione tendente al blu che varierà nel corso dei primi mesi di vita. Poco a poco si pigmenterà divenendo molto spesso più scura. Non di rado i bambini incrociano gli occhi sembrando strabici. Si tratta di un fenomeno fisiologico del tutto naturale che non deve destare alcuna preoccupazione. È un fenomeno del tutto naturale dovuto al fatto che ancora non hanno maturato a sufficienza quei meccanismi che servono a direzionare in maniera precisa lo sguardo, ma se il problema persiste è meglio affidarsi a uno specialista.