Per tutti i neo-genitori la sfida principale da affrontare nei primi mesi di vita del bebè è sempre la stessa: come farlo addormentare!
Sono tantissimi i consigli che si ricevono da più parti, spesso anche un po’ insensati, ma la scelta migliore è quella di informarsi con personale esperto (il pediatra) e adattarsi alla specifica situazione: ogni bambino, infatti, è unico, così come i genitori e la situazione familiare.
Come far addormentare il neonato senza lacrime
Sin dai primi mesi di vita è fisiologico che il bebè si addormenti ogni volta che ha sonno. Spesso piangerà per dei motivi che risultano incomprensibili agli adulti: il sonno del piccolo tuttavia deve diventare una priorità per i genitori, soprattutto nei primi mesi.
Sarebbe utile stilare un vero e proprio programma da rispettare in modo categorico, in modo tale da far addormentare il piccolo con ritmi sempre più consolidati. Non si tratta certamente di un percorso semplice e lineare: si faranno spesso dei passi indietro, ma alla fine la costanza viene premiata.
La motivazione principale che stabilisce il sonno o la veglia del piccolo è la fame. Infatti ogni bebè si sveglia quando è affamato e dorme quando è sazio: pertanto, è fisiologico che il piccolo i primi mesi difficilmente possa dormire più di 2 ore di seguito. Lo stomaco è piccolo e digerisce velocemente il latte, quindi il neonato si sveglierà anche la notte per la fame.
Un consiglio importante è quello di aiutare il bebè a non abituarsi a dormire mentre è attaccato al seno: se possibile la mamma dovrebbe cercare di staccarlo poco prima che sia sazio e lasciarlo addormentare senza nulla in bocca. Se piange, bisognerà avere la pazienza di fare ripetuti tentativi.
Altro consiglio è quello di rendere l’ambiente il più confortevole possibile: il bimbo deve stare comodo, sentire suoni noti e rassicuranti, così da addormentarsi più velocemente. È bene però non concedere dei sonnellini pomeridiani troppo lunghi. Se il piccolo dorme per più di 2-3 ore di seguito durante il giorno, è opportuno provare a svegliarlo con dolcezza, magari attraverso un massaggino sui piedino, oppure prendendolo in braccio e cantando una canzoncina.
La differenza tra giorno e notte
Per riuscire ad addormentare più facilmente il bebè, è importante man mano che cresce aiutarlo a distinguere il giorno dalla notte.
Si può provare con alcuni semplici metodi: innanzitutto durante la giornata è bene che i pisolini avvengano in una stanza illuminata, senza isolare il piccolo, ma lasciando che senta i normali rumori della casa. Al contrario, di notte, è opportuno che l’ambiente sia completamente buio e silenzioso, evitando rumori e suoni di ogni genere.
Un altro metodo efficace per far capire al piccolo che è arrivato il momento della nanna di notte (e non del pisolino giornaliero), è quello di prepararlo in modo sistematico con un bel bagnetto o con un massaggio dolce, prima di mettere il pigiamino e aiutarlo ad addormentarsi dolcemente.
Una volta che il piccolo si è addormentato, è importante mantenere il silenzio: anche se dovesse svegliarsi per la poppata di notte non è il caso di parlargli o cantargli la ninna nanna, che potrebbe avere l’effetto contrario e svegliarlo completamente.