Qualche giorno fa, ho avuto una cattiva notizia. Non di quelle inenarrabili, ma, comunque, non buona. Il dispiacere, il nervosismo, il senso di giustizia che, alle volte, mi pare inafferrabile, mi hanno fatto una bella sorpresa. Sono durati mezzo secondo.
Mi sono resa conto, da quando sono madre, come il peso delle cose abbia assunto una diversa unità di misura. Non più macigni, ma piume. Piume per chi, come me, ha sempre avuto difficoltà nel percorrere la leggerezza. Piume per chi, come me, ha sempre dato molta importanza ai giudizi altrui, al rispetto delle regole, al senso di giustizia appunto.
Io sono sempre la stessa, ma, quello che mi accade, salvo non tocchi i miei affetti, ha un peso diverso. Credo che abbia a che fare con la natura: se non fossimo in grado di prendere la giusta distanza dalle cose, una volta diventate mamme, una volta appresa la nostra responsabilità verso un’altra vita, non riusciremmo a vivere.
Non intendo dire che non me ne freghi più nulla. Per me, la leggerezza, nella sua purezza e nella sua accezione bella, comunque è una strada off-limits. E’ una questione di inclinazione, di indole. Ma, mi sono accorta che l’essere diventata madre, abbia posto dei limiti alla rabbia, alla tristezza, all’amarezza.
Se qualcosa mi colpisce, qualcosa di cui io non possa ritenermi responsabile, di cui non debba rimproverarmi, ok, mi spiace, semplicemente sarà per la prossima volta. Quando sei mamma, non c’è posto per certi sentimenti che provavi prima, devi essere serena per i tuoi figli, per la tua famiglia. Se qualcosa va storto, si aggiusterà da solo. Se alcune aspettative, anche ben coltivate e fondate, non vengono accolte, sai che c’è, non erano le giuste aspettative o, semplicemente, chissenefrega! Se alcune persone ti deludono, non ti stanno vicine, non comprendono il tuo punto di vista, la tua nuova vita, aspetteremo il momento giusto per chiarirci, spiegarci, riavvicinarci, ma non ci saranno amarezze o delusioni a prima mattina, o prima della buona notte.
Crescere un figlio non è facile, perché non puoi mettere Pausa al resto della tua vita, fino a quando non sarà diventato adulto. Tutto scorre come prima, tutto va avanti e tu non puoi esimerti dal vivere, e coltivare, anche ciò che non abbia a che fare con la tua famiglia. Quello che puoi fare però, è non farti coinvolgere, come prima, dai sentimenti e dalle emozioni negative, dalle persone distruttive od indifferenti, dalle delusioni lavorative.
Un po’ ti verrà naturale, un po’ dovrai esercitarti. Un po’ sarà scontato, un po’ richiederà impegno. Sarà l’amore verso tuo figlio a farti da faro, a guidarti in quel percorso buio di certe giornate, di certe notizie, di certe delusioni. Sarà quell’amore, a farti capire quale strada imboccare: quella della serenità, della positività, del giusto peso verso le cose giuste.
Veroooooo
Meravigliosa ❤️
grazie
Gabriel Gaetani
Non farti coinvolgere da persone negative e persone ……… hai già capito cosa voglio scrivere senza che vado avanti
Fantastico!!
Che bel sbadiglio
Io ho fatto sempre da farò hai miei 5 figli. Avevi 18 hanni quando ero ancora una bambina. Ma sono contenta di averlo fatto . E lo rifarei ancora. Ma non so chi l’avrebbe fatto al posto mio. Dandoci dei valori, è tanta educazione. Sfido chiunque , chi parla male di me.