Il latte rappresenta un alimento fondamentale per i più piccoli ed anche per gli adulti: tuttavia, di recente sono sempre di più le critiche che vengono sollevate nei confronti del latte vaccino (detto anche latte di mucca) per alcune controindicazioni e limiti che sono stati evidenziati da diversi studi.
Perché bere latte vaccino?
Il punto chiave nelle perplessità che si vanno sempre più diffondendo è rappresentato dal fatto che l’uomo è l’unico essere vivente che continua a consumare latte vaccino anche a seguito dello svezzamento: è stato dimostrato che alcune popolazioni che non utilizzano tale alimento nella dieta quotidiana godono di ottima salute.
Alcuni ricercatori, inoltre, hanno sottolineato un possibile legame tra il consumo di alimenti ricchi di calcio (il latte in primis) e il tumore alla prostata.
Le migliori alternative al latte vaccino
Si può optare ad esempio per il latte di soia, oppure per il latte di mandorle, per quello di avena o di capra e per quello di riso. Esistono anche tipologie di latte vegetale meno ricercate, ma ugualmente valide, come quello di kamut, farro e miglio.
In genere è meglio scegliere un latte certificato, magari di produzione biologica, per essere certi della composizione. Prestando particolare attenzione alla formulazione di ciascun prodotto, sarà possibile scegliere quello più adatto alle proprie esigenze, in base all’apporto di proteine, a quello dei carboidrati e così via.
Il latte vegetale può essere somministrato già dall’anno? Tutti indistintamente? Io sono intollerante al lattosio e non vorrei che mia figlia sviluppasse la stessa intolleranza. Le faccio consumare prodotti vaccini 2 volte la settimana ma vorrei che a colazione assumesse prevalentemente un latte vegetale