Quando nasce un bambino, una delle prime cose che il neonato riesce a fare, se non disturbato, è quella di attaccarsi al seno della madre. Ma in alcuni casi, molto rari, capita che il piccolo sembri non essere troppo interessato a nutrirsi e si addormenti, come si fa ad allattare un dormiglione senza rischiare di abbandonare l’allattamento naturale? A differenza dei molti neonati che cercano i seni e vi si attaccano con voracità (bambini attivi al seno), i ‘dormiglioni’ preoccupano molto le mamme che, non riuscendo a capire i reali meccanismi di questa eventualità, iniziano a lasciarsi influenzare da dicerie e stereotipi come “il tuo latte non è buono”, “non hai latte”.
Perché il bambino dorme
Questa sorta di “sonnolenza” può dipendere da diversi fattori. Tra le principali cause sono gli analgesici somministrati alla madre durante il travaglio o durante il parto cesareo, come l’epidurale che, in diversi casi, ha l’effetto proprio di rendere “sonnolento” il bambino. Anche una nascita stressante può causare sonnolenza nel neonato, così come una sovrastimolazione può dare un senso di stanchezza e intorpidimento. All’origine del “sonno eccessivo” c’è anche un’immaturità transitoria del sistema nervoso, oppure l’ittero.
Allattare un dormiglione: cosa fare e cosa no
Se il bambino dorme molto, ma comunque riesce a nutrirsi bene, non si deve fare assolutamente niente. Se invece non assume peso a sufficienza o mostra sintomi di disidratazione, il bambino deve essere svegliato (più facile a dirsi che a farsi) e attaccato anche 12 volte al seno nell’arco della giornata, ma anche della notte, in pratica almeno ogni due ore minimo. La cosa migliore è quella di rivolgersi a un’esperta, una consulente o un’ostetrica, che possa valutare l’effettiva attività del bambino al seno. Ecco qualche consiglio:
- Cercare un posto tranquillo dove il bambino non venga distratto durante le poppate.
- Ovviamente è fondamentale, soprattutto nelle prime ore di vita, attaccare il bambino e lasciare che instauri il suo legame con la mamma senza alcuna interferenza, favorendo quanto più possibile un contatto pelle a pelle.
- Non interferire con ciucci e biberon se si intende continuare con l’allattamento naturale.
- Il neonato non va coperto eccessivamente in quanto il calore aumenta la sonnolenza.
- Attaccare il bambino ai primi sintomi della fame, e per riconoscerli è consigliabile informarsi a riguardo tramite una consulente o con delle letture.
- Spesso, cambiare seno quando il bambino mostra i segni del sonno o cambiare anche posizione, può essere utile.