Moltissime famiglie italiane possiedono un gatto che vive in casa e che interagisce con tutti gli abitanti. Uno dei problemi di qui si è molto discusso riguarda la presenza in casa dei gatti quando ci sono anche dei neonati. Molte persone infatti pensavano che la vicinanza di questi animali ai neonati non fosse consigliata. Nel 2017 uno studio che è stato condotto da un gruppo di scienziati danesi ha invece portato a risultati esattamente contrari.
Un aiuto dai gatti contro l’asma
La presenza dei gatti in casa in concomitanza con quella dei neonati è positiva. Secondo lo studio questa convivenza aiuta i bambini piccoli a rafforzare le loro difese contro l’asma. Oltre a questo si pensa che possa essere anche un aiuto contro il diabete e l’obesità. Il gruppo danese che ha fornito questi risultati appartiene al COPSAC, “Copenhagen Studies on Asthma in Childhood Research Center” e ha segnalato che i felini domestici sono in grado di neutralizzare gli effetti causati da uno specifico gene. Lo sviluppo di questo gene moltiplica per due il rischio di contrarre l’asma. Lo studio ha visto alcuni esperti del COPSAC ed altri colleghi del Næstved Hospital, analizzare i dati provenienti da 377 bambini danesi, le cui madri “soffrivano” di asma. Con una mappatura dei geni dei neonati e con la raccolta di informazioni riguardo alle loro abitudini, oltre al prelievo di campioni negli ambienti delle loro case ed indagini svolte su entrambi i genitori, hanno potuto portare a conoscenza di tutti che il gene conosciuto come “TT” responsabile dello sviluppo dell’asma, viene azzerato in presenza di gatti.
La protezione si estende ad altre malattie
Non solo asma
Oltre alla difesa contro l’asma, le analisi svolte dagli studiosi danesi suggeriscono che la presenza dei gatti aiuta anche a prevenire anche altre patologie, come la polmonite ed infiammazioni, specialmente quelle delle vie aeree inferiori, come ad esempio la bronchite. Il gene “TT” infatti è coinvolto in tutte queste malattie. Hans Bisgaard, uno dei co-autori dello studio, che è anche un professore di pediatria, ha parlato di risultati importanti in quanto collega una malattia ed i geni che la possono causare all’ambiente che circonda le persone, con i geni stessi che possono quindi essere “accesi o spenti”. Questo studio sarà seguito da altri che analizzeranno la situazione nel periodo dell’infanzia per conoscere quale tipo di esposizione ai gatti riduce il rischio di contrarre l’asma infantile.