In questi giorni migliaia di persone stanno scendendo nelle piazze di Milano, Caserta e Napoli per sottoporsi ai tamponi salivari effettuati dai volontari dell’ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo). L’obiettivo è trovare un midollo compatibile con quello del piccolo Alex, bimbo di un anno e mezzo che rischia la vita a causa di una grave forma di linfoistiocitosi emofagocitica.
Per sopravvivere Alex ha bisogno di un trapianto di midollo osseo
Il piccolo Alessandro Maria, detto affettuosamente Alex, è affetto da una grave malattia genetica chiamata linfoistiocitosi emofagocitica. Tale patologia molto rara consiste in una proliferazione incontrollata di globuli bianchi che non riconoscono gli agenti patogeni esterni e che quindi non difendono l’organismo da virus e infezioni.
La malattia si manifesta entro il primo anno di vita e colpisce soltanto lo 0,002% dei bambini su scala mondiale. L’unica possibilità di sopravvivenza è il trapianto di midollo osseo, purtroppo però sembra che nessuno dei donatori attualmente presenti sui registri nazionali e internazionali abbia un midollo compatibile con quello del bimbo di 18 mesi.
I genitori di Alex lanciano un appello su Facebook per trovare donatori compatibili
Data l’urgenza della situazione, Cristina Console e Paolo Montresor, genitori di Alex, hanno lanciato un disperato appello su Facebook chiedendo a tutte le persone in buona salute comprese tra i 18 e i 35 anni di recarsi in piazza a Milano, Caserta e Napoli, negli ospedali locali oppure nelle sedi ADMO nazionali. In questo modo potranno essere sottoposte a un tampone salivare per verificare la compatibilità del proprio midollo con quello del bambino.
Attualmente Alex che vive a Londra sta assumendo un farmaco sperimentale per cercare di rallentare la malattia, ma la sua efficacia dura solo qualche mese. Entro il 30 Novembre si dovrà trovare un donatore idoneo, altrimenti il piccolo non avrà più speranze.
Una corsa contro il tempo a cui fortunatamente stanno aderendo moltissimi italiani; basti pensare che il 27 ottobre scorso a Napoli più di cinquemila persone si sono recate in piazza presso gli stand dell’ADMO. Anche il Ministro della Salute, Giulia Grillo ringrazia per la solidarietà e assicura che la situazione del bambino è costantemente monitorata dal Centro Nazionale Trapianti e dalla rete internazionale dei donatori.