E sta per arrivare, qualora non fosse già arrivato, il momento in cui avremmo bisogno di una vacanza. Una vacanza per noi, per riposare muscoli, psiche, e soprattutto orecchie, dopo aver accompagnato i nostri figli in vacanza.
La malinconia ci pervade. La musica delle onde, nelle conchiglie, si allontana. Il profumo del ristorantino sul porto svanisce. Il verde mistico delle passeggiate in montagna è solo lo sfondo del pc.
Con agosto che sta per salutarci, si viene catapultati, senza colpo ferire, nella quotidianità. Quella da cui pare essersi congedate l’altro ieri.
Le valigie, le lavatrici, i letti, gli armadi. Il parco giochi; il riposino che non vuole più fare; la messa a letto che richiede ore; i compiti estivi da finire.
L’abbronzatura che va via, quello era il nostro problema, sino a pochi anni fa. Ora, a cavallo fra agosto e settembre, a vacanze terminate, i problemi sono altri: i libri della scuola, l’assegnazione della classe, l’inserimento.
Certo, non sono problemi nel senso stretto del termine. Peccato che veniamo catapultate, manco il tempo di mettere giù il borsone, manco il tempo di esserci accorte che quel borsone è andato in ferie, e noi con lui, nella corsa di inizio anno. Senza aver fatto in tempo a farci un peeling post mare!
Questo è il tempo degli inizi. Un tempo erano i nostri, quegli inizi, con l’università, il primo lavoro, il cambio lavoro, la vita di coppia, la maternità. Ora, il tempo degli inizi è il loro e noi, per una strana legge della fisica, siamo nel turbine delle preparazioni.
Dalle lenzuoline per il riposino del piccolo che va alla materna, alla cartella per quello che inizierà le elementari a quello che, non si sa come e quando, è già arrivato alle medie.
E, alla fine, ci siamo noi. Noi con i nostri propositi di inizio anno.
Come se settembre fosse gennaio. Come fossimo Bridget Jones, alle prese con il suo diario. La palestra, che, quest’anno, dobbiamo fare assolutamente. La dieta che, quest’anno, promettiamo di portare a termine. Le amiche che, a questo giro, vogliamo recuperare. Il lavoro, quello che abbiamo lasciato o abbiamo perso, o non paga abbastanza o non ci appaga abbastanza, da cambiare.
E sta per arrivare, qualora non fosse già arrivato, il momento in cui avremmo bisogno di una vacanza. Una vacanza per noi, per riposare muscoli, psiche e soprattutto orecchie.
Arriva la malinconia, la nostalgia, quella strana sensazione di non essere a casa, pur essendo a casa.
La lista degli inizi è talmente lunga, impegnativa che, davvero, vorremmo ripartire. Avremmo bisogno di andare via per un pò.
Per poi tornare pronte. Pronte per ricominciare da noi, una volta tanto. Hai visto mai che, mettendoci in cima a quella lista, quest’anno, saremo tutti più felici. Figli compresi.