Il ciclo mestruale, con tutti i disagi che ne derivano, è un processo del tutto naturale per una donna. Quando si è poco informate, si pensa che la mestruazione sia un evento isolato, il quale improvvisamente provoca sanguinamento. In realtà non è assolutamente così: si tratta semplicemente di una delle fasi di una serie di importanti trasformazioni fisiologiche. Esistono tantissimi casi in cui, nel corso della vita, una donna non presta particolare attenzione ai segnali intermedi inviati dal corpo tra una mestruazione e l’altra, il più delle volte perché la variazione degli ormoni e i processi che si verificano non causano sintomi di particolare rilevanza. Vi sono però alcune eccezioni, come quelle circostanze in cui avviene un’ovulazione dolorosa.
Ovulazione dolorosa: causa
L’ovulazione avviene generalmente intorno al quattordicesimo giorno del ciclo mestruale, anche se il periodo può variare da persona a persona. In tale fase compaiono generalmente secrezioni vaginali particolari, dall’aspetto filamentoso. Queste sono prodotte al fine di permettere la sopravvivenza degli spermatozoi. Allo stesso tempo si avvertono altri sintomi abbastanza lievi, come aumento della temperatura basale, gonfiore della vulva, ritenzione idrica e una maggior sensibilità del seno. In alcuni casi il momento dell’ovulazione è caratterizzato da un dolore acuto provocato dal l’espulsione dell’ovulo, che avviene in seguito all’esplosione del tessuto ovarico che lo contiene. Ciò provoca infiammazione e qualche volta un leggero sanguinamento. Il dolore può durare da qualche ora fino a tre giorni.
Cosa fare in caso di ovulazione dolorosa
Quando si soffre di ovulazione dolorosa non bisogna farsi prendere dall’ansia, si tratta di un fatto del tutto naturale. È bene comunque consultare il ginecologo se si sente il bisogno di alleviare il dolore. In genere vengono consigliati analgesici e antispastici. In alcuni casi viene prescritta la pillola anticoncezionale per favorire il riposo delle ovaie.
Un certo sollievo si può provare anche attraverso rimedi naturali, come ad esempio l’assunzione di magnesio.