Nelle ultime ore sta tenendo banco sui quotidiani una clamorosa storia di disagio, ma per fortuna a lieto fine, che viene dal Sudafrica e ha per protagonista una neonata: infatti, a Port Elizabeth, una bimba è sopravvissuta per essendo stata abbandonata all’interno di una fogna cittadina.
La neonata abbandonata in un condotto di scarico
La notizia è stata riportata di recente dal Daily Mail e ha presto fatto il giro di testate giornalistiche e siti web in tutta Europa: una neonata è stata ritrovata viva in una fogna della città di Port Elizabeth (Sudafrica) nonostante sia stata esposta al freddo e al gelo dell’acqua piovana.
A destare scalpore non è stato solo il fatto che una bimba così piccola possa essere sopravvissuta ma anche che vicino al luogo del ritrovamento ci fosse anche una nutrita colonia di formiche rosse. Anche per questo motivo Charmaaine Keewy, la donna di 63 anni che è stata la prima a trovarla e ad avvertire i soccorsi, ha parlato apertamente di “miracolo”: infatti, grazie al bassotto che aveva portato fuori per una passeggiata, ha notato i vagiti della neonata ed è andata verso il condotto di scarico dove quest’ultima probabilmente era stata lasciata dalla mamma.
Il salvataggio della piccola
La donna, grazie anche all’intervento di un passante, è stata poi in grado di sollevare la lastra di cemento del condotto fognario in modo da rendersi conto, tra lo stupore dei due, che si trattava davvero di una bimba in fasce circondata da centinaia di formiche rosse che, fortunatamente, non l’avevano ancora raggiunta.
“Quando ho visto la neonata ho pensato si trattasse della scena di un crimine” ha spiegato alla stampa l’uomo che si è calato nella fogna per salvarla e poi ha chiamato un’ambulanza, allertando anche le forze dell’ordine.
Al momento la piccola, che dallo staff dell’ospedale dove si trova ricoverata è stata ribattezzata Grace April (dal nome del mese, oltre che per la “grazia” che ha permesso di ritrovarla), versa in buone condizioni ma ora ci si interroga su chi possa aver compiuto un atto così barbaro: la neonata aveva infatti il cordone ombelicale ancora attaccato e, stando agli esiti dei primi esami, era in condizione di ipotermia e con gravi problemi respiratori.
Che orrore. Ma come si fa? Che prendano la madre e la impicchino. Nessuna pietà verso una cosa simile. Spero che la piccola trovi qualcuno che la ami.
Giuseppe Di Vito