Non è un mistero che molte patologie che colpiscono una donna in gravidanza possono aggravarsi proprio a causa della gestazione. Il corpo di una donna incinta è completamente assorbito dal compito di nutrire e proteggere il feto, per questo capita che sia indebolito contro gli attacchi di alcune malattie.
Un caso da analizzare con attenzione è il melanoma, ossia il tumore della pelle, pericoloso per chiunque, ma particolarmente ostico per le future mamme. Anche in questo caso, come sempre, la prevenzione e una rapida diagnosi è fondamentale per agire in tempo contro questo male.
Perché il melanoma in gravidanza è più frequente e più grave
A spiegare tutto ciò che c’è da sapere sul melanoma è la dermatologa dell’Humanitas San Pio X, Marta Brumana, che ogni giorno ha a che fare con le condizioni della pelle ed eventuali patologie.
La Dottoressa sottolinea il fatto che il corpo in gravidanza è sottoposto a numerosi cambiamenti, che coinvolgono anche la pelle. È fondamentale tenere sempre sotto controllo ogni variazione, proprio perché il melanoma è più aggressivo su una donna incinta rispetto a una donna che non si trova in gravidanza.
Si tratta di un tipo di tumore che è abbastanza diffuso, anche in età giovanile, e per avere una buona prognosi è necessario individuarlo prontamente.
La pericolosità del melanoma in gravidanza riguarda in particolare la sua gravità, la sua possibilità di avere un decorso grave e la sua recidività. I dati, diffusi dal Journal of the American Academy of Dermatology, dimostrano che la possibilità di decesso aumenta di cinque volte, mentre aumenta di sette volte la probabilità di sviluppare metastasi. È inoltre facile che sia recidivo.
La causa va probabilmente individuato negli ormoni, che durante la gravidanza agiscono in modo cruciale e diverso. Gli ormoni in gravidanza causano i cosiddetti melanociti, delle lesioni sulla pelle che subiscono i cambiamenti del corpo e ne risentono. I nei inoltre possono variare anche durante lo stiramento della pelle della pancia e del seno. I controlli per questo motivo sono fondamentali per individuare eventuali nei sospetti e agire contro la formazione di melanomi.
Come agire
In caso di melanoma diagnosticato in modo precoce, l’intervento non è particolarmente invasivo, doloroso o pericoloso per la donna o il bambino. Si tratta di una piccola operazione con anestesia locale, volta all’asportazione del neo. Segue l’esame istologico per comprendere la natura reale dello stesso.
Un consiglio è comunque quello di tenere sempre sotto controllo i nei, vedere se variano nel tempo e se si ingrossano, magari scattando fotografie per monitorare eventuali variazioni.