Da qualche giorno circola sui social una foto molto buffa che ritrae un neo papà col suo pargolo in mano e la curiosa presenza di una donna in pannolone dietro, sicuramente la mamma. Si, perchè è stata la stessa mamma a postare la foto sui social ribadendo il concetto che la maternità è anche questo. Da parte mia la donna si è aggiudicata il premio come miglior personaggio dell’anno e adesso sventola la bandiera della sincerità in America con orgoglio.
Non avevo mai riflettuto abbastanza sulle foto che vedo continuamente postate su Instagram, mamme tirate a lucido a poche ore dal parto, perfette come se avessero semplicemente mangiato una mela e che invece hanno “espulso” tre chili e mezzo di vita. Io al massimo il giorno dopo avevo fatto una doccia. E uno shampoo non è bastato ai miei capelli per tornare folti e vivi. La mia pancia flaccida aveva bisogno del sostegno delle fasce post-parto e le mie occhiaie spiegavano senza mezzi termini le ore di travaglio e la notte in bianco subite. E quegli assorbenti ultra assorbenti così comodi che quando ti siedi sembra che hai un cuscino incorporato nel sedere, sono anche così orribili che le mutande di mia nonna sembrano uscite dalla nuova collezione Victoria Secret…
La maternità è soprattutto questo. Non è soltanto il neonato con il completino nuovo che dorme beato nella sua culletta. Dietro questa immagine ci sono ore di poppate e ninne nanne.
Ho apprezzato tantissimo quella foto con la neo mamma sullo sfondo che cerca di fare qualcosa per sé, mangiare o vestirsi in un momento di quiete. E ritengo che sia da ammirare più di quelle foto sui social dove tutto è perfetto, dove il divenire madri è una passeggiata meravigliosa in ospedale. La realtà è che la maternità è una delle prove più difficili che l’essere umano possa affrontare e necessita di tempo e impegno. Perché ci vuole tempo prima che il viso riacquisti il suo colore roseo, ci vuole tempo prima che la pancia scompaia, ci vogliono tempo e dedizione prima che il bambino sia sazio e pulito. Certo, le emozioni che si provano sono un bagaglio bellissimo da non dimenticare ma costituiscono il 60% del pacchetto completo.
Quindi diffidiamo dalla bellezza delle foto sui social, ammiriamo la realtà che, anche se è dura, è molto più bella. Come dice la mamma di quella foto ” la maternità è cruda, stordimento, disordinata e dannatamente divertente!”.
Forse quando io ho partorito, 3 anni fa, ero ancora poco “social” per potermi rendere conto davvero quanto di poco vero ci sia in questa realtà virtuale di Instagram e Facebook. O forse ero ancora troppo inesperta sull’argomento per prepararmi un beauty con i trucchi e le creme insieme alla borsa dell’ospedale con tutto l’occorrente necessario. Fatto sta che non ci avevo nemmeno pensato. Fatto sta che non so se avrei trovato il tempo per il make up. Fatto sta che non so se avrei voluto farlo. Perché anche se struggente, quella realtà quando l’ho vissuta in prima persona , mi è piaciuta davvero tanto così com’era: cruda, disordinata e dannatamente divertente.
Concordo pienamente con quanto scritto
Io ho partorito da una settimana la mia terza bimba e posso dire a gran voce che anche se distrutta,con le occhiaie, con la mia pancia un Po così ,rifarei tutto altre milioni di volte. ……
Infatti si dice “maternita” non paternita’…….
Bisogna fare tanta ginnastica