A Cosenza, una signora di 63 anni è diventata mamma grazie ad una ovodonazione. Si tratta del primo caso del genere avvenuto in Calabria, dopo che questo tipo di intervento è stato approvato nel 2014 in Italia.
Un intervento eccezionale
Diventare mamma anche a 63 anni è possibile ed a dimostrarlo è arrivato un intervento che è stato eseguito presso gli Ospedali Riuniti di Cosenza nella sede operativa del Sacro Cuore. La nascita di Emanuele, questo il nome del bambino, è avvenuta nella giornata di lunedì scorso 17 maggio, con il parto cesareo ed il piccolo alla nascita pesava 2 chili e 400 grammi. La mamma, dell’età di 63 anni, che ha potuto avere il bambino grazie alla tecnica dell’ovodonazione.
La donna è stata sottoposta, al momento del parto, all’anestesia epidurale e ora sta bene. La notizia del lieto evento è stata comunicata dal responsabile degli Ospedali Riuniti, Giancarlo Greco, che ha voluto anche complimentarsi con Raffaele Misasi, ginecologo ed a capo dello staff del dipartimento aera materna e con tutti i componenti della sua equipe. Questo risultato si legge nella nota, offre un importante contributo alla letteratura scientifica relativa alla “procreazione medicalmente assistita” ed apre le porte a nuove maternità da parte di donne anziane ed anche di donne single.
L’ovodonazione
La 63enne cosentina aveva contattato il Centro per una fecondazione “eterologa”, metodo che consente di essere madre senza tener conto dell’età e della riserva ovarica.
Nella nota dell’ospedale di Cosenza si precisa che la fecondazione eterologa viene spesso vista solo come una possibile donazione di spermatozoi, ma la donazione può essere anche di un ovocita proveniente da una donna più giovane e fecondato con gli spermatozoi del marito o del partner, dando così vita ad un embrione che successivamente viene impiantato nell’utero della futura madre.
Normalmente le linee guida che seguono questo tipo di fecondazione suggeriscono un limite di età di 43 anni per quanto riguarda la fecondazione assistita, e di 50 anni per la fecondazione eterologa, per cui avere spostato in avanti, oltre la menopausa, questo limite, fa pensare che in futuro il numero di questi eventi possa aumentare.