I disturbi psichiatrici dei figli possono essere messi in relazione con infezioni particolarmente gravi che hanno colpito la loro madre durante il periodo della gravidanza? Per rispondere a questa domanda un team di scienziati ha portato a termine una ricerca a livello internazionale alla quale hanno preso parte studiosi dell’Università di Copenaghen, in Danimarca, e di quella di Mainz, in Germania.
La ricerca ha scoperto un legame che lega le infezioni e i disturbi psichiatrici dei figli
La ricerca è stata effettuata studiando un gruppo di topi nati da madri che durante il periodo di gravidanza avevano subito delle gravi infezioni e vedendo che in questi casi la reazione del sistema immunitario della madre all’infezione si estendeva anche alle cellule dalle quali dipende lo sviluppo cerebrale dei figli, causando degli effetti disastrosi. Questo impatto negativo è collegabile in particolare allo sviluppo dei GABAgerici, gli interneuroni corticali che hanno un importante ruolo sia nella “neurogenesi” che nei processi di “inibizione” del cervello del feto. I topi nati dopo eventi di questo genere hanno inoltre manifestato una serie di disturbi molto simili a quelli che hanno colpito dei bambini partoriti da madri con gravi infezioni nel periodo della gravidanza, tra i quali l’alterazione delle interazioni con le altre persone e il deficit cognitivo.
Lo studio è un aiuto importante per queste malattie
Presentando i risultati della ricerca, il professor Konstantin Khodosevich che l’ha diretta insieme a Karin S. Hougaard, ne ha sottolineato l’importanza e ha dichiarato che i disturbi psichiatrici sono molto complessi e per quanto riguarda alcuni di essi come i disturbi dello spettro autistico e la schizofrenia, gli scienziati sono ancora alla ricerca di una spiegazione, per cui con questa ricerca si intende dare un contributo importante alla comprensione. I risultati di questa ricerca, Intitolata “Maternal inflammation has a profound effect on cortical interneuron development in a stage and subtype-specific manner”, compresi tutti i dettagli, sono stati anche pubblicati da una delle più autorevoli riviste scientifiche del settore, Nature Molecular Psychiatry. Altre ricerche svolte precedentemente avevano già messo in evidenza questa correlazione e lo studio diretto dal professor Khodosevic era volto proprio ad individuarne le cause.