Il 31 dicembre scorso è nata Chloe. La mamma è partita dalla Sardegna per partorire la sua piccola a Roma presso l’Ospedale Bambino Gesù. La bambina infatti, aveva necessità di sottoporsi ad un intervento chirurgico per correggere una gravissima malformazione polmonare.
Chloe e la sua lotta contro la Malformazione artero venosa
A 24 ore dalla nascita Chloe è stata operata da un’equipe formata da anestesisti, chirurghi neonatali e infermieri specializzati per darle la possibilità di sconfiggere la Mavp – malformazione artero venosa polmonare. La malattia consiste in un’anomalia del sistema vascolare in cui le arterie confluiscono in una o più vene deviando dal normale percorso. Un bambino su 5.000 tra i nuovi nati nasce con questa patologia congenita che può manifestarsi però, anche da adulti e con malformazioni di lieve entità. La lesione di Chloe era invece molto estesa, il cuore era già dilatato e poiché la sua anomalia interessava i polmoni, si erano sviluppati molti vasi sanguigni che mettevano in comunicazione l’arteria e la vena polmonare. Mentre l’attenzione di tutti era concentrata sui festeggiamenti per il nuovo anno, Chloe combatteva quindi, la sua battaglia personale per la vita con l’aiuto di un’equipe multidisciplinare.
I medici del Bambin Gesù di Roma salvano Chloe
La patologia di Chloe è stata diagnosticata già nell’utero per cui è stato possibile intervenire tempestivamente ed evitare uno scompenso cardiaco conseguente alla non corretta ossigenazione del sangue. Purtroppo solo il 5% dei casi ha la fortuna di essere diagnosticato in fase neonatale. Gli adulti che sono affetti da questa patologia soffrono spesso di frequenti crisi epilettiche che però, si verificano quando la situazione è già diventata difficile da gestire. I medici che hanno operato Chloe hanno isolato il nidus (groviglio di vasi anomalo) legando le deviazioni sanguigne molto lentamente per evitare scompensi emodinamici. Hanno poi dovuto asportare quella parte del polmone interessata dall’anomalia. Il sangue ha così ripreso il suo normale percorso e la bambina che già respira autonomamente, si prepara a vivere una vita tranquilla senza dover subire altri interventi.