Durante l’iter per la fecondazione assistita si possono chiedere permessi, ferie o giorni di malattia per assentarsi dal lavoro? Ecco una mini guida su cosa fare quando si è impegnati a combattere per realizzare il sogno di diventare genitori. Per assentarsi dal lavoro e seguire l’iter medico, continuando, però, a percepire lo stipendio, bisogna presentare alla propria azienda alcuni documenti molto importanti e seguire, passo dopo passo, tutte le richieste burocratiche del caso. Solo così si potrà giustificare la propria assenza e continuare a percepire lo stipendio per far fronte a tutte le spese mediche.
Iter fecondazione assistita e assenza dal lavoro: come funziona?
Per legge la fecondazione assistita non rientra nel termini dell’aspettativa retribuita da lavoro. Oltre a ciò non si può richiedere nemmeno la malattia nel senso più classico del termine. Per potersi assentare dal lavoro e seguire l’iter che aiuta a combattere l’infertilità e la sterilità è bene sapere che le coppie possono beneficiare di un’assenza retribuita. Come? L’Inps può assimilare l’assenza per le varie tappe dell’iter di fecondazione ad una malattia.
Secondo quanto previsto le coppie hanno diritto a 21 giorni di malattia retribuita così suddivise: 1 settimana prima del trasferimento dell’embrione nell’utero e 2 settimane dopo che ciò è avvenuto. Perfino i giorni in cui vi è il ricovero in day hospital, per effettuare tutti gli esami del caso e procedere con il transfer, si possono considerare malattia senza alcun problema.
Iter fecondazione assistita e assenza dal lavoro: i documenti da presentare
Quali documenti occorrono? Cosa richiede il proprio datore di lavoro e cosa richiede l’Inps?
In primis il certificato di trattamento sterilità e fecondazione assistita rilasciato dalla clinica a cui ci si è rivolti con indicate le giornate di ricovero in day hospital. Occorrono almeno due copie: una per il datore e una per l’Inps.
Il certificato del proprio medico di base per gli altri giorni di assenza pre e post ricovero. Per l’Inps è necessario che questo documento contenga sia la diagnosi che la prognosi.