La sudorazione è un meccanismo fondamentale della termoregolazione, può succedere però che la produzione di sudore sia eccessiva e in questo caso si parla di iperidrosi. Quando questa condizione influenza la qualità di vita del bambino e la fiducia in sé stesso, si può intervenire con iniezioni di tossina botulinica ogni 6-11 mesi e nei casi più gravi attraverso un intervento chirurgico.
La funzione del sudore
La sudorazione viene messa in atto dall’organismo per mantenere sotto controllo la temperatura corporea, avviene così il raffreddamento per evaporazione.
Il sudore viene prodotto dalle ghiandole sudoripare presenti nel derma, lo strato profondo della cute. Queste ghiandole si distinguono in eccrine, che producono sudore senza soluzione di continuità, e in apocrine, presenti in numero minore e localizzate solo in alcune zone del corpo come ad esempio ascelle e inguine.
Cos’è e dove si presenta l’iperidrosi
La sudorazione può subire due tipi di variazioni: quantitative che possono riguardare l’aumento consistente della quantità di sudore, iperidrosi, o la riduzione della quantità di sudore prodotto, ipoidrosi, o una vera e propria incapacità di produrre sudore; ma anche qualitative con sudorazione che cambia odore producendo un cattivo odore, nota come bromidrosi, e sudorazione che cambia colore per l’eliminazione di sostanze colorate come il ferro, fenomeno noto come cromidrosi.
I bambini con iperidrosi producono una quantità di sudore che supera di cinque volte quella degli altri bambini. Di solito si manifesta a livello delle mani, delle ascelle, della zona plantare, ma a volte può essere anche generalizzata ed estendersi a tutta la superficie cutanea.
Tipi di iperidrosi
Iperidrosi primaria è di solito focale e localizzata, la sua causa non è nota ma spesso è correlata ad un’eccessiva attività del sistema nervoso simpatico. Ha una componente familiare e compare durante l’infanzia o l’adolescenza.
Iperidrosi secondaria è caratterizzata da una sudorazione generalizzata, su una vasta area del corpo, compare principalmente durante l’età adulta ed è associata a una causa conosciuta come disturbi endocrinologici, disturbi neurologici, infezioni, tumori, farmaci e abuso di alcool o droghe.
Come arrivare alla diagnosi di iperidrosi
Esistono dei test, come il paper test, in cui si utilizza una carta assorbente specifica, oppure il test di Minor in cui si applica nella zona una soluzione di iodio e in seguito polvere di amido. La zona cambierà colore a seconda della quantità di sudore, un colore dal blu al nero indicherà iperidrosi.
In realtà nella pratica clinica questi test hanno poca utilità, e il medico spesso preferisce arrivare alla diagnosi attraverso una analisi accurata della anamnesi e della storia del piccolo paziente, ponendo attenzione alla frequenza e all’impatto dell’eccessiva sudorazione nella vita quotidiana.
Per quanto riguarda le cause, nelle forme lievi non è necessario indagarle mentre, nelle forme gravi e secondarie è indispensabile conoscerle per capire come curare l’iperidrosi.
A questo scopo si effettueranno diversi esami del sangue.
Come curare l’iperidrosi
Nel caso dell’iperidrosi primaria è possibile una risoluzione spontanea ma nel frattempo si può ricorrere a creme e spray traspiranti e con azione battericida per ridurre il cattivo odore.
Per l’iperidrosi da moderata a grave le indicazioni terapeutiche sono diverse. Si può ricorrere alla terapia farmacologica, in particolare ansiolitica, nei casi di iperidrosi associata a stress. Le iniezioni di tossina botulinica, efficaci soprattutto nelle iperidrosi ascellari, bloccano il rilascio di acetilcolina, che stimola l’attività delle ghiandole sudoripare, riducendo la sudorazione. La ionoforesi è un’elettroterapia indicata per il trattamento di ascelle, mani e piedi.
Per il trattamento dei casi più gravi si fa ricorso alla simpatectomia toracica. Si introduce un ago nel torace fino a lesionare mediante elettrocoagulazione, laser o clip i linfonodi che fanno parte del Sistema Simpatico.