Per essere dei buoni genitori, è fondamentale imparare a dire di no ai bambini, acquistando così agli occhi dei nostri figli l’autorevolezza. I no devono essere detti con fermezza e mai revocati: dimostrerete loro di avere sempre il controllo della situazione e si fideranno mettendo in pratica i vostri divieti.
Dire di no ai bambini: come farlo?
I “no” generano nei bambini un profondo senso di frustrazione e quindi devono essere detti con parsimonia. Vietare sistematicamente ogni cosa e dire sempre no per tutto è sicuramente controproducente. Il bambino deve comprendere in maniera graduale che non è al centro del mondo e che non tutto gli è dovuto sempre e comunque.
Non temete le loro reazioni spesso eccessive e non cedete nemmeno quando iniziano a fare capricci in maniera esagerata. Se però ogni volta che pronunciate un no si prodiga in pianti disperati, urla a non finire e cose simili, forse quelle due lettere le state pronunciando troppo spesso e lui si sente ingiustamente privato di ogni diritto.
Ascoltate i vostri bambini e cercate di comprendere i loro bisogni. Hanno la necessità di sentirsi amati, coccolati e non redarguiti in maniera sistematica per ogni cosa. Se ciò non accade, i bambini con il passare del tempo possono diventare dei despoti.
Guardateli sempre dritto negli occhi quando pronunciate un “no” ma evitate di trasmetter loro la vostra paura o la rabbia. Prima di pronunciare un “no” pensate qualche secondo per comprendere se sia necessario o meno. Ditelo con un tono pacato e mai urlato.
Vietato urlare più forte del bambino per farsi ascoltare quando fa i capricci. Mantenere la calma in ogni situazione è sempre opportuno. Le reazioni del bambino non dipendono esclusivamente dal loro carattere ma anche da come ci si comporta nei loro confronti.
Certo è che qualche sgridata di tanto in tanto è necessaria purché non diventi una costante abitudine.
Raffaele Stano
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