Il Governo giapponese è sempre più preoccupato dagli indici di bassa natalità a fronte del costante invecchiamento della popolazione. Così si è pensato di introdurre una sorta di bonus di ben 5.000,00 € per le coppie che decidono di sposarsi e di avere figli. Il tutto, naturalmente, a patto che rispettino precisi requisiti.
In Giappone si invecchia sempre più, ma non si fanno figli
I dati parlano chiaro: in Giappone non si fanno più figli, o meglio non se ne fanno abbastanza. Il principio, per garantire il ricambio generazionale, vorrebbe una percentuale di nuovi nati almeno pari a quella della fascia più anziana, ma i minori di 15 anni nel Paese del Sol Levante rappresentano appena il 12% della popolazione, a fronte del 28% degli over 65, destinato a salire di questo passo fino al 35% nel 2040.
Lo conferma anche l’ultimo censimento, che parla di minimo storico delle ultime nascite, nemmeno 900.000. Dal 1950 il tasso di natalità scende di anno in anno.
Per questo motivo il Governo ha pensato di introdurre un bonus, per aiutare le famiglie con basso reddito ma anche con età non oltre i 40 anni.
Bonus bebè: ecco i requisiti necessari per usufruirne
5.000 €. Questa è la cifra che le coppie con meno di 40 anni e con un reddito complessivo al di sotto dei 43.000 € (al cambio con lo yen) potranno percepire a sostegno. Lo Stato si farà carico di due terzi della cifra, mentre il municipio di residenza coprirà la cifra restante.
L’obiettivo quindi appare chiaro: non solo più figli, ma anche più figli da coppie giovani.
Il confronto con l’Italia attesta anche qui un calo delle nascite e un aumento dell’età media delle donne che mettono al mondo il primo figlio, anche se non a livelli allarmanti come in Giappone.
In Italia da molti anni sono stati introdotti i famosi ‘bonus bebè’, confermati anche dalla recente LdB del 2020 che prevede aiuti anche per gli asili nido e per l’istruzione scolastica del bambino.