Tra le misure che il Governo ha previsto per combattere la crisi economica e sostenere i genitori c’è anche il “Family Act”: il disegno di legge presentato dai deputati Graziano Delrio e Stefano Lepri introdurrà un assegno universale per i figli, detrazioni e sconti sugli asili.
Il “Family Act” contro la crisi
Un disegno di legge a sostegno delle famiglie e che sarà in votazione in una commissione a Montecitorio la prossima settimana anche se le prime misure vedranno la luce solo l’anno prossimo: il cosiddetto “Family Act”, presentato dai deputati Delrio e Lepri, si propone non solo di sostenere la genitorialità nel nostro Paese e di combattere la crescente denatalità ma anche di aiutare mamme e papà a conciliare meglio lavoro e vita casalinga, introducendo inoltre per i più piccoli un assegno unico universale. Quest’ultima è la novità più importante contenuta nel disegno di legge con cui il Parlamento delega al Governo l’adozione di misure in favore delle coppie con figli: l’assegno universale (di cui non è ancora stato definito l’importo preciso) sarà esteso a tutte le famiglie e partirebbe dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del 18esimo anno d’età, tranne che per i figli disabili per i quali non esisterà alcun limite.
Le misure previste e le tempistiche
Dal momento che il disegno di legge delega portato avanti da tempo da Elena Bonetti, Ministra della Famiglia, ha tra gli obbiettivi anche quello di promuovere la parità di genere e l’occupazione femminile, nel “Family Act” sono previste altre misure che verranno realizzate dopo l’assegno universale mensile ma con tempistiche più lunghe. Entro un anno dall’entrata in vigore del provvedimento l’esecutivo dovrà “razionalizzare i sostegni fiscali per i figli a carico” e introdurre nuovi buoni-sconto per le rette degli asili e dei nidi. Non solo, dato che sono in programma altre agevolazioni per le giovani coppie (under 35) ad esempio sull’affitto della prima casa: invece i figli maggiorenni iscritti all’università potranno beneficiare di sgravi fiscali per le spese d’affitto se studiano fuori casa e anche per l’acquisto dei testi d’esame.