I bambini sono molto vivaci ed impulsivi. Non di rado infatti durante il gioco possono perdere l’equilibrio, cadere e battere la testa. Il più delle volte si tratta di un trauma banale, accompagnato da un forte spavento, da pianti inconsolabili ed urla. Una pezza fredda e qualche coccola possono essere sufficienti a dimenticare lo spiacevole episodio.
Tuttavia è bene non sottovalutare mai l’incidente per evitare gravi conseguenze. Ecco qualche utile consiglio su come comportarsi, i segnali da osservare ed eventualmente come intervenire.
Incidente volontario o involontario?
Tutti i bambini, prima o poi, cadono e battono la testa. L’evento è spesso accompagnato da pianto ed urla che spaventano e confondono il genitore. In realtà, allarmarsi e lasciarsi prendere dal panico non aiuta nessuno.
La maggior parte delle volte la caduta comporta traumi banali che si risolvono con un po’ di ghiaccio, qualche coccola in più e, come suggerivano le nostre nonne una noce di burro, massaggiata sulla parte dolorante.
Prima di allertare il pediatra o il pronto soccorso, è opportuno comprendere se l’incidente è stato volontario o involontario. Nel primo caso, i bimbi in età compresa tra i 15 ed i 18 mesi battono la testa in segno di protesta dopo un richiamo o un divieto. È una reazione del tutto normale, una tappa obbligatoria nel percorso di crescita del bambino che passa da una fase di onnipotenza ad un’altra in cui gli vengono impedite alcune cose e limitata la libertà d’azione. Pertanto, smaltita la crisi di rabbia, il genitore è tenuto a commentare con fermezza il comportamento sbagliato, ma senza urlare.
Se il bambino batte involontariamente la testa a seguito della caduta dal letto o durante il gioco, è importante provvedere immediatamente arginando il trauma con del ghiaccio, in modo che il classico “bernoccolo” si possa risolvere in pochi giorni. Durante la giornata è importante osservarne il comportamento per valutare l’eventualità di portarlo in ospedale o meno.
Come comportarsi quando il bambino batte la testa
Il genitore deve assolutamente mantenere la calma e mettere subito del ghiaccio nella zona interessata. È preferibile evitare di far mangiare il piccolo subito dopo l’incidente e invece cercare di calmarlo, tenendolo sempre sotto osservazione.
È inutile evitare che chiuda gli occhi per l’intera nottata, perché si andrebbero ad alterare i normali ritmi veglia-sonno. Per verificare che tutto sia nella norma basta svegliarlo ogni 2-3 ore e controllare che risponda e reagisca anche se un po’ assonnato.
Se il bambino non è vigile, ha giramenti o dolori alla testa persistenti, manifesta confusione, ha le convulsioni, vomita all’improvviso, è esageratamente pallido anche dopo diverse ore dall’accaduto, vede doppio, ha un’eccessiva debolezza ai muscoli e sonnolenza è opportuno contattare il pediatra o portarlo direttamente al pronto soccorso.