Un recente studio in Edimburgo ha dimostrato come le madri sottoposte a luce solare riescano a portare avanti la gravidanza fino al termine previsto in percentuale maggiore rispetto alle altre.
I pericoli della nascita prematura
Un parto prematuro non solo è molto rischioso per la madre, ma anche per il bambino stesso e, oltre alle numerose complicanze, si tratta proprio di ciò che potrebbe succedere dopo la nascita.
Se quest’ultima non avviene a termine, infatti, vi è una grande probabilità che il bambino nasca con problemi di disabilità o, ancora, con disturbi legati alla cognizione, alla vista e all’udito, oltre alla possibilità di incorrere in disturbi autistici.
Oltretutto, la maggior parte delle morti di bambini al di sotto dei cinque anni avviene proprio a causa di una nascita avvenuta prima della trentasettesima settimana di gravidanza.
È compito dei medici, quindi, dare consigli utili affinché queste situazioni non avvengano.
Lo studio Scozzese
Tra i consigli che medici possono dare vi è quello di stare il più possibile esposte al sole.
La ricerca è stata condotta, infatti, con un campione di quattrocentomila madri tra il 2000 e il 2010 e i dati raccolti evidenziano come la situazione meteorologica sia direttamente collegata alle nascite premature.
Secondo lo studio, infatti, la possibilità di una nascita prematura dopo l’esposizione solare è di circa il 10% meno di possibilità.
Ciò non fa stupore se pensiamo a tutti i benefici della luce solare, dato che è fondamentale per sviluppare la vitamina D, utile per molti organi tra cui cuore e reni, per non parlare del sistema nervoso e del rilascio di ossido nitrico da parte dei vasi sanguigni, utile per l’abbassamento dei livelli della pressione sanguigna.
Detto ciò, però, non è ancora del tutto chiaro come il sole e le nascite a termine siano collegate.