Accade all’ospedale Garibaldi Nesima di Catania, dove Cristina, una giovane donna in procinto di diventare mamma, si è recata dopo aver subito un repentino calo della capacità visiva. La sconcertante diagnosi di tumore cerebrale ha portato a un parto prematuro e a una operazione chirurgica d’urgenza, e ora Cristina ha finalmente potuto stringere tra le sue braccia il piccolo Enea.
Una storia intrisa di coraggio e speranza
Il gran caldo degli ultimi giorni non è stato in grado di fermare l’operato dei coraggiosi medici dell’ospedale Garibaldi Nesima a Catania, gravato da una situazione estremamente delicata. Cristina, infatti, era appena alla ventiduesima settimana di gestazione quando, a seguito di una risonanza magnetica effettuata in urgenza per una riduzione della vista, ha scoperto di essere affetta da un tumore aggressivo noto come meningioma gigante del basicranio anteriore. Una condizione grave, ma la precoce età gestazionale ha portato i medici a dover attendere il raggiungimento della ventottesima settimana per poter indurre il parto prematuro facendo così nascere Enea, immediatamente portato nell’unità di terapia intensiva neonatale gestita dalla dott.ssa Tina.
L’intervento chirurgico e la fine dell’incubo
Le gioie della maternità hanno dovuto attendere, perché subito dopo la donna è stata portata nel reparto di Neurochirurgia dove l’equipe gestita dal dott. Nicoletti ha potuto intervenire con la rimozione chirurgica del meningioma. Un intervento complesso a detta del primario, sui cui esiti nemmeno i chirurghi avevano certezze. Eppure mamma Cristina dopo appena pochi giorni ha iniziato a riacquistare la vista, sotto lo sguardo attento e piacevolmente stupito di medici e infermieri. Ha potuto così ammirare il suo piccolo, rimasto in terapia intensiva neonatale per circa due mesi e mezzo fino al termine del periodo di prematurità. Ora l’incubo è terminato, ed Enea potrà finalmente godersi la sua splendida mamma, che lo accompagnerà nel suo percorso di vita.
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