Una delle maggiori preoccupazioni delle donne in questo inizio di millennio è l’incremento percentuale dell’endometriosi, una patologia che può portare all’infertilità. Una ricerca ha evidenziato la pericolosità degli ftalati per le donne predisposte.
Tra le cause dell’endometriosi anche gli ftalati della plastica
Per chi non conoscesse la patologia, l’endometriosi è la presenza di tessuto uterino (endometrio), al di fuori dell’utero stesso, una presenza che diviene dolorosissima soprattutto durante i giorni del ciclo, con conseguenti forti perdite ematiche ed aumento dell’infertilità.
Le cause che provocano l’endometriosi non sono del tutto chiare e diversi staff ginecologici sono oggi impegnati nello studio analitico di questa patologia in aumento.
Sembra però che lo stile di vita contemporaneo, l’inquinamento ambientale, lo stress, la qualità della vita, influiscano sull’incremento percentuale del fenomeno.
Una donna dieci, questa è la percentuale, ne soffre e la ricerca si è evoluta in diversi ambiti, nondimeno nelle considerazioni specifiche sullo stile di vita ed il regime alimentare sia in fase preventiva che in quella curativa di chi ne è affetto.
Riuniti a Firenze, i ricercatori e gli studiosi del fenomeno, all’interno del convegno mondiale della Società di endometriosi e disturbi ginecologici (Seud), ha messo in evidenza che gli ftalati della plastica sono una delle cause scatenanti.
Ftalati ed ormoni, un rapporto di causa ed effetto
La diffusione della plastica è un problema a livello mondiale gli ftalati che essa contiene (sostanze che donano alla plastica stessa malleabilità ed elasticità) sono diffusissimi, purtroppo anche all’interno di giocattoli provenienti da paesi in cui la tutela sanitaria è scarsa o pressoché nulla, paesi che importano clandestinamente giocattoli ‘low cost’ ma pericolosi.
Questo per porre l’accento su una diffusione altissima di queste sostanze che entrano come contaminanti nel rapporto tra produzione ormonale alterata da inquinamento ambientale.
La ricerca ha infatti evidenziato che in molti casi di cistiti ovariche, la concentrazione percentuale di ftalati è percentualmente molto superiore alla media, una considerazione che ha portato la scienza medica ginecologica ad ‘accendere i riflettori’ su questo delicato problema ginecologico oramai in diffusione elevata.
Prevenire è quindi la nuova etica del mondo ginecologico per impedire la diffusione di una patologia che provoca forti dolori uterini ed intestinali, alte percentuali d’infertilità (spesso, fortunatamente risovibile con le terapie quindi non sterilità se non in una percentuale ridotta sulle statistiche), malumore nella coppia.
Il 20% delle coppie in cui la donna soffre di endometriosi, lo ha rilevato uno studio americano, è infatti destinata a non rimanere unita, ulteriore motivo per il quale l’etica sociale deve porre un freno alla diffusione di questo disturbo.