Il gioco per il bambino è fondamentale, rappresenta non solo un’attività di sfogo e divertimento ma una metodologia di apprendimento con cui si interfaccia al mondo. Quindi sviluppa così il suo intelletto e fa lavorare il cervello. Per questo motivo è importante che il bambino venga incentivato a lavorare con giocattoli idonei alla propria età, alle proprie propensioni e in linea con le sue capacità.
Imparare giocando: seguire l’età
I bambini qualche volta vengono forzati dai genitori con prodotti che non sono in linea con la loro crescita. Ovviamente è un errore a fin di bene, si vorrebbe vederli subito piccoli geni all’opera ma non si fa altro che metterli in difficoltà o contrariamente rendergli troppo facili le cose. Se su ogni giocattolo viene indicata una fascia d’età c’è un motivo. Quel gioco è stato studiato e pensato per quel determinato arco di vita, non va bene sempre, non va bene prima né dopo.
Dare ad un bambino un giocattolo con cui non è ancora in grado di interagire potrebbe provocare frustrazione, a meno che il bambino non manifesti una tendenza ad avanzare troppo in fretta con l’apprendimento.
Fasce d’età e apprendimento: scegliere quello giusto
Appena nato il bambino si relaziona al corpo dei genitori, poi inizia verso i 4/6 mesi a rapportarsi all’ambiente circostante, inizia a toccare e anche ad assaggiare quindi è importante aiutare e incentivare la manipolazione. Dai 2 anni in poi inizia a provare attenzione verso tutto ciò che può imitare, quindi inizia a copiare le azioni degli adulti.
Dai 3 anni in poi il gioco diventa più complesso, i bambini entrano a far parte della storia. Quindi è importante tenere presente queste fasi evolutive e scegliere giochi idonei alla loro età o al momento di sviluppo cognitivo. Inoltre è importante non proporre giochi sulla base del sesso del bambino, come soldatini ai maschi e bambole alle bambine. I piccoli devono scegliere cosa gli piace, non è inusuale vedere bambini che amano le pentoline e bambine che adorano i supereroi. Per loro è un gioco e non percepiscono i connotati che noi vogliamo per forza dare loro.