È scattato l’obbligo per gli automobilisti di avere in macchina i seggiolini o dispositivi antiabbandono per i bimbi fino a 4 anni: una circolare del Ministero dell’Interno aveva anticipato a inizio novembre l’entrata in vigore del decreto attuativo della legge 117/2018. Con il nuovo decreto fiscale è stata confermata la proroga a marzo 2020. Ma cosa prevedono le disposizioni e quali sono le caratteristiche dei dispositivi?
Seggiolini antiabbandono: il decreto
La decisione del Ministero dell’Interno che con una circolare ha anticipato rispetto a marzo 2020 l’entrata in vigore al 7 novembre dell’obbligo dei seggiolini antiabbandono in auto ha colto di sorpresa gli automobilisti ma anche il mercato: per questo è scattata la corsa all’acquisto per non incorrere nelle sanzioni mentre i produttori ora dovranno adeguarsi in corsa. Adesso abbiamo tempo fino al 6 marzo per adeguarci, grazie alla moratoria introdotta dall’ultimo Decreto Fisco.
Così dall’anno prossimo diventeranno applicabili le sanzioni previste per chi trasporta un bimbo fino a 4 anni senza i seggiolini: in base all’articolo 172 del Codice della Strada per gli automobilisti sprovvisti è prevista una multa di 81 euro, la decurtazione di 5 punti dalla patente e la sospensione di questa (da 15 giorni a due mesi) se l’infrazione è reiterata.
Le caratteristiche dei dispositivi
Proprio a causa della bufera sull’introduzione tempestiva dell’obbligo, la Commissione finanze della Camera ha introdotto un emendamento per dare tempo alle famiglie di mettersi in regola : tuttavia si pone il problema della scelta dei seggiolini e di quali caratteristiche questi debbano avere.
Innanzitutto è fondamentale verificare la “dichiarazione di conformità” e che questa ricalchi le caratteristiche delineate nell’Allegato B del decreto: il seggiolino deve attivarsi automaticamente appena il bimbo è sistemato su di esso e avere in dotazione sistemi di allarme acustici, visivi e aptici (le vibrazioni) percepibili dentro e fuori dall’abitacolo.
Ricordando anche che deve essere conforme alle nome UE sulla sicurezza, il dispositivo che funziona tramite un sistema di sensori elettronici dovrà segnalare all’automobilista la propria attivazione, indicare il livello dell’eventuale batteria, essere compatibile con gli attacchi delle cinture e tramite app deve inviare messaggi di allarme ad almeno tre numeri di telefono collegati.
Ecco qui di seguito un elenco dei dispositivi che fino ad ora hanno reso disponibile la dichiarazione di conformità: