I bambini sono famosi per la loro curiosità e per la costante voglia che hanno di esplorare ciò che li circonda.
Talvolta, però, questa attitudine li porta a compiere gesti piuttosto pericolosi.
Nel reparto di “Chirurgia Endoscopica Digestiva” dell’ospedale Bambin Gesù di Roma è stata allestita una vera e propria bacheca che espone gli oggetti più strani ingeriti dai bimbi negli anni.
A raccontare alcune di queste storie è stata la pediatra e gastroenterologa Paola De Angelis che, nel corso della sua carriera, è stata testimone di episodi davvero singolari.
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Oggetti ingeriti dai bambini: la storia della “bambina salvadanaio”
Alcuni degli oggetti maggiormente ingeriti dai bambini sono le monete.
La dottoressa De Angelis ha raccontato la singolare esperienza vissuta con una bimba di pochi mesi che aveva inghiottito una moneta da 5 centesimi.
Il soldino era sfuggito dalle tasche della sua mamma ed era andato a finire proprio nel passeggino dove si trovava la piccola.
I genitori si sono accorti che qualcosa non andava perché la loro bimba piangeva incessantemente e pareva come se stesse per vomitare.
Senza pensarci un attimo, i due si sono precipitati al pronto soccorso dove il personale medico ha prontamente estratto la monetina con l’endoscopio.
Il bimbo che ha ingurgitato un amo da pesca
Questo episodio risale a diversi anni fa; la dottoressa De Angelis ha raccontato che il piccolo Luca era andato a pescare con suo padre e, invece di ammirare i pesci presi dal genitore, pensò che fosse più interessante “assaggiare” l’amo da pesca.
Il papà se ne accorse perché, controllando la sua cassetta degli attrezzi, notò che mancava proprio questo amo.
Perciò, recatosi immediatamente al pronto soccorso, la radiografia ha potuto confermare che nella pancia del bambino si trovasse tale oggetto.
Grazie ad alcune “manovre tattiche” e all’uso dell’endoscopio, la vicenda si è risolta nel migliore dei modi.
La spilla della discordia: lo strano oggetto ingerito da una bambina
Molti sono gli oggetti strani che sono stati estratti dai bambini, ma raramente, spiega la dottoressa De Angelis, è capitato di dover tirare fuori una spilla da balia.
Questo è quanto accaduto a una bimba piccola che ha ingerito la spilla “offertagli” proprio dalla sua sorella maggiore.
Complice, magari, un sentimento di gelosia, la piccola è stata costretta a confessare tutto ai genitori che subito si sono recati al pronto soccorso per far visitare la figlia dai medici.
Quest’ultimi, grazie a una pinza speciale dell’endoscopio, sono riusciti a estrarre con successo la spilla da balia senza provocare alcun danno alla povera vittima.
Ingerire un lecca lecca con tutto il bastoncino
Quel lecca lecca doveva essere davvero buono, talmente tanto che la piccola Giulia ha deciso di mangiare anche il bastoncino di plastica sul quale era poggiato.
La dottoressa De Angelis ha raccontato che, in questa storia, il vero eroe è stato il fratello maggiore della piccola che, accortosi di ciò che aveva fatto la sorella, ha subito informato il padre che, nel frattempo, dormiva sul divano.
Arrivati al pronto soccorso, però, la radiografia non mostrò alcuna presenza di corpi estranei, né tanto meno la piccola sembrava avere sintomi particolari.
Nonostante ciò, anche i dottori hanno voluto dar fiducia al racconto del fratello e quindi, una volta condotto la piccola Giulia in sala operatoria, hanno potuto effettuare l’endoscopia che ha confermato che il bastoncino di plastica era proprio nello stomaco.
Bambino ingerisce due barrette metalliche: l’intervento salvavita
Non sempre i bambini che ingoiano oggetti se la cavano con operazioni e manovre veloci.
A volte, al pronto soccorso arrivano anche casi piuttosto seri, come successo al piccolo Andrea, trasportato con l’elisoccorso da un piccolo paese del sud.
Il bimbo, infatti, mentre giocava, aveva ingerito due barrette metalliche magnetiche che hanno provocato la perforazione dell’intestino.
I medici, vista la gravità della situazione, hanno ritenuto necessario effettuare un intervento chirurgico piuttosto complicato e che ha permesso di salvargli la vita.