Uno studio effettuato negli Stati Uniti ha evidenziato come i bambini nati da madri vaccinate possiedono il triplo degli anticorpi contro il Covid 19 rispetto ai bambini nati da madri non vaccinate e positive.
Le differenze degli anticorpi tra i neonati
Da analisi effettuate all’età di 6 mesi su neonati che sono stati partoriti da madri vaccinate e da madri che avevano contratto il contagio nelle ultime settimane prima del parto, hanno dimostrato che nel primo caso il 58% dei bambini ha sviluppato gli anticorpi, mentre nel secondo caso gli anticorpi sono presenti soltanto nll’8% dei bambini.
Lo studio è stato eseguito da esperti del MGH, Massachusetts General Hospital, che è stato successivamente pubblicato anche su JAMA. Nello stesso studio viene evidenziato come questa differenza tra i bambini sia costante anche nei mesi successivi. Le madri vaccinate, al momento del parto, avevano nel loro sangue un livello di anticorpi superiore di 3 volte a quello delle madri contagiate dal Covid19, e una differenza si rilevava anche nel loro cordone ombelicale, con dei dati che erano rispettivamente 2,17 contro 1.
Le spiegazioni degli esperti he hanno condotto lo studio
Anche se non è stato ancora determinato con certezza quanto deve essere il livello di anticorpi delle madri per proteggere il feto in maniera completa, è chiaro che i livelli di IgG anti-Spike sono strettamente correlati alla protezione dalle forme gravi di contagio. La dichiarazione è stata fatta da uno degli esperti che hanno partecipato allo studio, Andrea Edlow, mentre il suo co-autore, Galit Alter, ha dichiarato che nelle donne incinte esiste un elevato rischio di complicazioni dovute al contagio. Queste considerazioni, unite al fatto che non si possono vaccinare i bambini di età inferiore ai 5 anni, dovrebbero essere un vero e proprio stimolo per le donne per effettuare la vaccinazione durante la gravidanza, aumentando in questo modo non soltanto le loro difese contro il virus ma anche quelle dei propri figli.