Quello delle convulsioni neonatali è un tema molto delicato ma spesso sottovalutato: tuttavia, di recente, un corso avanzato di Epilettologia Neonatale, tenutosi a Catania, ha fatto il punto sulla questione e ha presentato un articolato programma per contrastare questa patologia.
Il problema delle convulsioni nei neonati
Le convulsioni che interessano i neonati (ovvero delle scariche elettriche anomale che si verificano a livello del sistema nervoso centrale) sono un fenomeno più diffuso di quanto si pensi e che andrebbe contrastato con un programma adeguato, diffondendo la diagnosi precoce e il ricorso all’elettroencefalogramma.
E in quel dell’Università di Catania, negli ultimi giorni, si è tenuto un corso avanzato nel corso del quale si è parlato di Epilettologia Neonatale e che, rivolto a neurologi, psichiatri e pediatri infantili, ha fatto il punto della questione non solo sulle patologie convulsive che interessano il feto e il neonato, ma anche su una serie di problematiche connesse ai casi di bambini nati prematuramente.
Tuttavia, spesso accade che i neonatologi non riescano a diagnosticare queste patologie o a capire subito quale sia l’origine di tali crisi convulsive, dunque il suddetto corso ha avuto anche la funzione di accrescere la consapevolezza sull’argomento.
Un progetto per promuovere la diagnosi precoce
Durante il seminario catanese, infatti, ai partecipanti sono stati presentati dei “case studies” e anche nuove nozioni non solo in ambito neurofisiologico ma anatomico e farmacologico a proposito del fenomeno nelle convulsioni neonatali, spiegando quali sono i segni premonitori nei più piccoli, i sintomi meno evidenti da valutare e che, tuttavia, spesso portano col tempo al manifestarsi di forme infantili di epilessia.
Infatti, pian piano la medicina sta fornendo nuove metodologie agli operatori del settore per diagnosticare e poi trattare le convulsioni nei neonati: differentemente che in passato, quando esisteva un solo farmaco e una terapia standardizzata per qualsiasi delle forme di questa patologia, da qualche tempo invece si cerca di prediligere una “personalizzazione” della terapia e una calibrazione del farmaco a seconda del paziente.
Infine, come detto, diventa sempre più fondamentale la tempestività della diagnosi anche per abbassare ancora di più la percentuale dei casi di mortalità neonatale determinati da alcuni particolari episodi convulsivi.