Il “toddler” è un termine che definisce i bambini di età compresa tra 1 a 3 anni. Nella lingua italiana non esiste una parola equivalente.
Questa età nei bambini è emozionante, iniziano a voler essere indipendenti e ad esplorare ma hanno ancora un grande bisogno di essere accompagnati. In questi anni i piccoli compiono passi giganteschi nella crescita e sviluppano rapidamente capacità cognitive sempre nuove. Questo spesso risulta destabilizzante sia per loro che per gli adulti.
Capita assai spesso che genitori-lettori non riescano più a far ascoltare attentamente un libro al proprio bambino. Dapprima era affascinato ed estasiato, mentre ora salta da tutte le parti e non sta fermo un istante. In questi casi è opportuno trovare degli escamotage per continuare a far apprezzare al bambino la lettura, importate per lo sviluppo cognitivo, del linguaggio, della creatività e per la scoperta del mondo.
Il bambino sta scoprendo ogni giorno qualcosa di nuovo sulle sue potenzialità, sulle sue percezioni sensoriali e sul suo corpo. Questa attitudine alla scoperta deve essere valorizzata e assecondata. Ma la lettura può anche essere inserita in questo contesto.
Approfittare di momenti tranquilli per leggere qualcosa al bambino è l’ideale. Intestardirsi cercando di leggere quando decide l’adulto non ha senso se in quel momento il bimbo vuole fare altro. Anche i bambini più vivaci, però, ad un certo punto si fermano per farsi coccolare e stare con i genitori. Approfittare di questi momenti per leggere in genere riscuote successo.
Se un bambino proprio non ne vuol sapere di stare fermo ad ascoltare, occorre inventare delle strategie per “movimentare” la lettura. Ovviamente non significa correre dietro ai figli con un libro in mano, ma vuol dire scegliere il libro giusto per lui capendo stimoli, interessi e bisogni. Mimare suoni e “recitare” ciò che si sta leggendo faciliterà il coinvolgimento del bambino che sarà sicuramente più propenso ad ascoltare.
Può capitare, soprattutto per bimbi molto piccoli, che questi comincino a voltare le pagine mentre i grandi leggono, ignorando di fatto il genitore-lettore. Si tratta semplicemente del suo modo di “leggere” il libro, capendo il funzionamento e la sequenza. Rientra, insomma, nella fase esplorativa e conoscitiva del “toddler” e risulta anche utile per avvicinare il bambino alla lettura.
Scegliere i libri giusti da leggere è importante per facilitare l’attenzione da parte dei bambini. Ecco perché devono essere preferiti dei libri che rispondano agli interessi del piccolo, magari con delle letture che assecondino anche il bisogno di muoversi, saltare e giocare.
Non esiste una regola precisa su “cosa far leggere” perché ogni bambino percepisce la realtà in modo diverso e ha interessi e “passioni” differenti, quindi l’importante è cercare di capire i bisogni e le necessità del bimbo e poi scegliere le letture adatte ad assecondarli al meglio.